La città insegna: l’Istituto Europeo di Design torna tra le strade di Open House Roma 2025

La città è un’aula senza pareti: basta uscire per imparare. Da questo proposito, nasce anche quest’anno la partecipazione dell’Istituto Europeo di Design di Roma Open House Roma. È il festival che apre gratuitamente le porte della città e dei suoi spazi più significativi – pubblici e privati, noti e nascosti – con l’obiettivo di promuovere una cultura urbana aperta, accessibile e condivisa. Nell’ambito di questa esplorazione collettiva della città, torna La città insegna, il format didattico IED che porta le lezioni fuori dalle aule, direttamente nelle piazze e nei quartieri, per trasformare la città in un laboratorio formativo a cielo aperto.

Per l’edizione 2025, ben quattro appuntamenti. Docenti e professionisti dell’Istituto accompagneranno il pubblico alla scoperta di spazi, storie e visioni urbane, in un percorso che unisce architettura, design e fotografia.

La città insegna, il calendario

Il calendario si apre sabato 24 maggio con “Il sabato del villaggio“. Una passeggiata nel quartiere Villaggio Olimpico condotta da Eliana Saracino, architetta dello studio TSPOON e coordinatrice del Biennio in Design for Public Spaces IED Roma. Un itinerario tra edifici, piazze e servizi pubblici per indagare il ruolo dello spazio urbano come luogo di coesione sociale e qualità della vita.

Nel pomeriggio, si cambia prospettiva con “I metafisici smarriti“, camminata nell’EUR insieme al fotografo e docente IED Angelo Turettavincitore del World Press Photo. L’esperienza si muove tra riferimenti cinematografici e suggestioni pittoriche, alla scoperta delle atmosfere sospese che hanno ispirato artisti come Antonioni, Fellini e De Chirico. I partecipanti saranno invitati a sperimentare in prima persona la costruzione dello sguardo urbano, tra immagini, luce e architettura.

Sabato 31 maggio è la volta de “La città che vorrei“. Un laboratorio pensato per bambini e famiglie, che si terrà a Città dell’altra economia, nel quartiere Testaccio. Guidati dall’illustratrice Francesca Crisafulli e dal product designer Mauro Del Santo, coordinatore del Master in Design for Children, i più piccoli ripenseranno la città con carta, forbici e creatività, partendo da una grande mappa urbana. Un’attività ludica e partecipata che unisce progettazione e immaginazione.

Chiude il programma “Il fascino discreto della borghesia”, lezione itinerante nel quartiere Trieste-Salario condotta dall’architetto Marco Pietrosanto. Un racconto urbano che attraversa la Roma borghese del Novecento, da Corso Trieste alle architetture di Quadrio Pirani, Ascheri e Wachsmann, per leggere la città come un paesaggio in evoluzione, denso di segni, memorie e visioni sociali.

La città insegna, IED Roma: «Design strumento di cambiamento»

«Per lo IED, il design è oggi uno strumento di cambiamento orientato al bene comune. Significa innescare dinamiche di evoluzione culturale e sociale attraverso la forza della creatività e la diffusione del sapere», commenta Laura Negrini, direttrice IED Roma. «Per noi, innovare vuol dire creare connessioni, costruire esperienze condivise, mettere in relazione luoghi, persone e saperi. La città insegna nasce proprio da questa visione: portare il design nello spazio urbano, nei quartieri, negli ambienti del quotidiano, rappresenta un modo tangibile per restituire valore al percorso formativo. Significa apprendere sul campo, entrando in dialogo diretto con i territori e con le comunità che li animano».

La città insegna è parte integrante della missione formativa di IED Roma: attivare connessioni tra studenti, docenti e cittadini, portando la didattica fuori dall’aula, a contatto con la realtà urbana. Tutti gli eventi sono gratuiti, con prenotazione obbligatoria su Open House.