Andrea Giambruno torna in Mediaset: lascia “Diario del Giorno” e approda a Tgcom24. La nuova vita dell’ex compagno di Giorgia Meloni, lontano dai riflettori

Andrea Giambruno

Andrea Giambruno cambia redazione ma non cambia città. Dopo mesi di assenza e silenzio, l’ex compagno della premier Giorgia Meloni torna in Mediaset, lasciando il talk Diario del Giorno di Rete 4 per assumere un nuovo incarico nella redazione romana di Tgcom24. Un passaggio interno, gestito con la massima riservatezza, che sancisce il ritorno del giornalista all’interno della macchina informativa del gruppo dopo un lungo periodo di pausa forzata.

Secondo fonti aziendali, Giambruno continuerà a lavorare nel settore dell’informazione, ma dietro le quinte. Niente telecamere, almeno per il momento: il nuovo ruolo prevede attività redazionali, coordinamento e realizzazione di servizi per il canale all news di Mediaset. Una scelta strategica, che gli consente di restare operativo senza riaccendere la curiosità mediatica che lo ha travolto nell’autunno del 2023.

Era il 19 ottobre 2023 quando Striscia la notizia trasmise una serie di fuorionda destinati a diventare virali. In quelle clip, Giambruno – all’epoca conduttore di Diario del Giorno – si lasciava andare a battute spinte con alcune colleghe: allusioni sessuali, riferimenti ai “threesome” e al “pacco”. In pochi minuti, il volto serio del giornalista si trasformò nell’emblema di una gaffe nazionale.

Le conseguenze furono immediate. Mediaset sospese il conduttore dal programma e, nel giro di pochi giorni, anche la sua relazione con Giorgia Meloni finì. Fu la stessa premier a comunicarlo con un post secco, rimasto nella memoria collettiva: «La mia libertà non è negoziabile». Da allora, Giambruno è scomparso dalla scena pubblica. Nessuna intervista, nessuna replica, nessun tentativo di riabilitazione attraverso i media.

Nei mesi successivi, l’ex volto di Rete 4 ha mantenuto un profilo bassissimo. Ha continuato a vivere a Roma, ma lontano dai set televisivi e dagli eventi mondani. Ha moderato qualche convegno, collaborato con colleghi e amici di redazione, ma sempre dietro le quinte. Nel frattempo, ha difeso con discrezione la sua professionalità, sostenendo di non aver mai voluto “sporcare” il lavoro giornalistico con questioni personali.

Fonti vicine al giornalista raccontano che il ritorno in redazione è stato concordato direttamente con i vertici dell’informazione Mediaset. Nessuna rottura, nessuna punizione, ma una sorta di “pausa di decantazione” necessaria dopo l’ondata di attenzione mediatica.

Il passaggio a Tgcom24 rappresenta, quindi, una seconda occasione. Niente prime serate, niente salotti televisivi: solo lavoro redazionale, contenuti da costruire, notizie da verificare, servizi da firmare. Un ritorno alle origini, al mestiere puro del giornalista, senza sovrastrutture né personaggi da interpretare.

Nell’ambiente Mediaset, la notizia è stata accolta con un misto di sorpresa e cautela. C’è chi parla di “riabilitazione meritata”, chi di semplice spostamento tecnico. Di certo, Giambruno rimane una figura conosciuta e, suo malgrado, divisiva: apprezzato dai colleghi per la competenza e la serietà sul lavoro, ma ancora associato a quell’episodio che ne ha segnato l’immagine pubblica.

Sul piano personale, i rapporti con Giorgia Meloni sarebbero oggi distesi ma distanti. I due, che hanno una figlia insieme, condividono la gestione familiare in modo riservato e civile. Nessun ritorno di fiamma, ma rispetto reciproco. L’ex premier – così la definiscono gli amici comuni – non avrebbe mai interferito nella carriera televisiva di Giambruno, né durante la relazione né dopo la separazione.

Eppure, ogni mossa del giornalista continua a essere letta anche in chiave politica. C’è chi si chiede se il suo ritorno in Mediaset, a pochi mesi dalle europee e nel pieno della legislatura, possa avere implicazioni indirette sul clima mediatico intorno alla premier. Ma chi lo conosce bene assicura che la sua priorità oggi è un’altra: lavorare in pace, ricostruire un’immagine professionale, tornare a fare ciò che sa fare meglio.

Dopo la caduta, Giambruno sembra aver scelto la via più sobria possibile: quella del lavoro e del silenzio. Non cerca applausi, non insegue la ribalta. In un sistema mediatico dove la visibilità è spesso sinonimo di sopravvivenza, il suo ritorno alle origini è forse la scelta più controcorrente e, paradossalmente, più intelligente.

Perché, come ammette un collega di redazione, «in televisione tutto passa, ma la serietà resta. E, nel tempo, anche i ciuffi si sistemano».