ChatGPT in classe? «Sarebbe rivoluzionario, ma i docenti non sono pronti»: l’appello in esclusiva del sociologo Ferrigni

Nicola Ferrigni ed Emanuela Felle nell’officina Union Jack di Roma durante la registrazione di Sociologia in officina

«Sarebbe rivoluzionario introdurre un corso su ChatGPT nelle scuole, ma il corpo docente non è pronto. E così aumenta la distanza tra gli insegnanti e i giovani». Parola del sociologo Nicola Ferrigni, che nella puntata 0 del videopodcast Sociologia in officina, ascoltato in esclusiva da LaCapitale, lancia un appello che è al tempo stesso culturale, pedagogico e politico.

Nel suo format «dinamico e provocatorio», Ferrigni denuncia i limiti di un sistema formativo ancora incardinato su «due binari rigidi»: da un lato la formazione tecnico-scientifica, dall’altro quella umanistica, che però – spiega – i ragazzi vivono spesso come gabbie più che come possibilità.

«I percorsi previsti dai ministeri seguono ancora logiche tradizionali. Ma i giovani oggi hanno già dentro le nuove prospettive del presente che corre veloce. Gli adulti, al contrario, le subiscono in modo passivo».

L’intelligenza umana per comprendere quella artificiale

Ed è proprio di fronte all’irruzione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana e professionale che il pensiero umanistico riconquista centralità. «Per anni – sottolinea Ferrigni – i corsi universitari umanistici sono stati percepiti come non funzionali all’ingresso nel mondo del lavoro. Oggi, però, sta accadendo qualcosa di diverso: di fronte a un’IA che molti considerano una mannaia, rinasce l’intelligenza umanistica. È quella che serve per capirla e governarla».

In questo contesto, un corso su ChatGPT non sarebbe solo un aggiornamento tecnico o una proposta eccentrica, ma anche e soprattutto un ponte tra sapere scientifico e pensiero critico, tra innovazione e responsabilità. Ferrigni conclude con un appello: «La scuola rischia di restare ferma mentre il presente corre. È ora di sporcarsi le mani con la realtà».

In attesa di Sociologia in officina

Sociologia in officina nasce con un obiettivo chiaro: portare la sociologia fuori dall’accademia e dentro la realtà. Ogni puntata – ambientata in un’officina vera e propri fra moto, caschi e chiavi inglesi – affronta i grandi temi della società contemporanea con un linguaggio diretto, dinamico e accessibile: dalle relazioni al lavoro, fino alla cultura digitale e ai variegati fenomeni generazionali, mescolando dati e riflessioni dal vivo.

Realizzato in collaborazione con Incandenza Comunicazione e registrato nella casa storica di Union Jack a Roma, il talk sarà online sabato 5 luglio alle 18 su Spotify e YouTube, sui canali ufficiali del professor Ferrigni e di Incandenza Comunicazione. Un format che promette di accendere il dibattito e di «smontare» i luoghi comuni, per restituire alla sociologia il suo ruolo di lucida osservatrice della realtà.