«Sarebbe rivoluzionario introdurre un corso su ChatGPT nelle scuole, ma il corpo docente non è pronto. E così aumenta la distanza tra gli insegnanti e i giovani». Parola del sociologo Nicola Ferrigni, che nella puntata 0 del videopodcast Sociologia in officina, ascoltato in esclusiva da LaCapitale, lancia un appello che è al tempo stesso culturale, pedagogico e politico.
Nel suo format «dinamico e provocatorio», Ferrigni denuncia i limiti di un sistema formativo ancora incardinato su «due binari rigidi»: da un lato la formazione tecnico-scientifica, dall’altro quella umanistica, che però – spiega – i ragazzi vivono spesso come gabbie più che come possibilità.
«I percorsi previsti dai ministeri seguono ancora logiche tradizionali. Ma i giovani oggi hanno già dentro le nuove prospettive del presente che corre veloce. Gli adulti, al contrario, le subiscono in modo passivo».
L’intelligenza umana per comprendere quella artificiale
Ed è proprio di fronte all’irruzione dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana e professionale che il pensiero umanistico riconquista centralità. «Per anni – sottolinea Ferrigni – i corsi universitari umanistici sono stati percepiti come non funzionali all’ingresso nel mondo del lavoro. Oggi, però, sta accadendo qualcosa di diverso: di fronte a un’IA che molti considerano una mannaia, rinasce l’intelligenza umanistica. È quella che serve per capirla e governarla».
In questo contesto, un corso su ChatGPT non sarebbe solo un aggiornamento tecnico o una proposta eccentrica, ma anche e soprattutto un ponte tra sapere scientifico e pensiero critico, tra innovazione e responsabilità. Ferrigni conclude con un appello: «La scuola rischia di restare ferma mentre il presente corre. È ora di sporcarsi le mani con la realtà».
In attesa di Sociologia in officina
Sociologia in officina nasce con un obiettivo chiaro: portare la sociologia fuori dall’accademia e dentro la realtà. Ogni puntata – ambientata in un’officina vera e propri fra moto, caschi e chiavi inglesi – affronta i grandi temi della società contemporanea con un linguaggio diretto, dinamico e accessibile: dalle relazioni al lavoro, fino alla cultura digitale e ai variegati fenomeni generazionali, mescolando dati e riflessioni dal vivo.
Realizzato in collaborazione con Incandenza Comunicazione e registrato nella casa storica di Union Jack a Roma, il talk sarà online sabato 5 luglio alle 18 su Spotify e YouTube, sui canali ufficiali del professor Ferrigni e di Incandenza Comunicazione. Un format che promette di accendere il dibattito e di «smontare» i luoghi comuni, per restituire alla sociologia il suo ruolo di lucida osservatrice della realtà.