Salpata ieri dal porto di Barcellona con l’obiettivo di rompere il blocco navale su Gaza e consegnare aiuti umanitari, la Global Sumud Flotilla è stata costretta a fare marcia indietro a causa del maltempo che ha colpito il nord-est della Spagna. Le imbarcazioni, con a bordo oltre 300 attivisti — tra cui anche la nota ambientalista Greta Thunberg — sono rientrate all’alba di oggi nel porto catalano.
La notizia è stata confermata da fonti dell’organizzazione, rilanciate dai principali media iberici e dall’agenzia Efe. La decisione è stata presa “per garantire la sicurezza degli equipaggi”, hanno spiegato gli organizzatori, che in queste ore stanno valutando i tempi e le modalità per una nuova partenza.
“A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, abbiamo realizzato una prova in mare e siamo rientrati in porto per lasciare passare la tempesta. Questo ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare complicazioni alle imbarcazioni più piccole”, hanno dichiarato fonti della Global Sumud Flotilla.
Il tratto di Mediterraneo interessato è stato colpito da forti venti, che hanno superato i 30 nodi, rendendo rischiosa la navigazione per una flottiglia composta anche da unità di piccole dimensioni.
“A fronte del vento di oltre 30 nodi e alla imprevedibilità del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e garantire il successo della nostra missione”.
Il rinvio ha comportato una rimodulazione del calendario anche per le imbarcazioni in partenza dagli altri porti coinvolti: Genova, la Sicilia, Tunisi e la Grecia, che avrebbero dovuto convergere in alto mare per unirsi alla spedizione.
Secondo quanto trapela dall’organizzazione, l’intenzione è di ripartire da Barcellona nel primo pomeriggio di oggi, una volta che le condizioni meteo lo permetteranno. L’obiettivo resta invariato: consegnare aiuti a Gaza e lanciare un messaggio politico e umanitario contro il blocco in vigore da anni.