Legge turismo Toscana, dalla Corte Costituzionale un richiamo alla visione nazionale. Federazione FARE: “Nessuno si salva da solo”

“Nessuno si salva da solo. L’ultima sentenza della Corte Costituzionale (n. 186/2025) dimostra che il turismo e l’extralberghiero non possono essere governati con risposte isolate o locali, ma richiedono un confronto costante e una visione nazionale”. Lo afferma la Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera FARE, commentando la pronuncia della Corte Costituzionale sulla legge toscana sul turismo.

La Corte, nel respingere i ricorsi, richiama espressamente provvedimenti adottati in altre Regioni e in grandi città come Roma e Venezia, collocando la normativa toscana all’interno di un quadro più ampio, composto da 22 legislatori. Un passaggio che, secondo FARE, ribadisce implicitamente “il ruolo centrale di una Federazione nazionale, capace di mettere in relazione territori, modelli regolatori e criticità comuni”.

Legge turismo Toscana, le parole della Federazione FARE

“Il messaggio che emerge con chiarezza – sottolinea ancora la Federazione – è che il settore non può essere lasciato a una sommatoria di regole diverse e spesso incoerenti. Il confronto sincero tra le diverse realtà del Paese è l’unico strumento per correggere eventuali storture normative e garantire equilibrio tra diritto all’abitare, libertà d’impresa e sostenibilità dei territori”.

Infine, la Federazione comunica che il suo ufficio legale è attualmente impegnato nello studio approfondito della sentenza, al fine di valutarne gli effetti concreti sull’extralberghiero e fornire indicazioni puntuali agli operatori nei prossimi giorni.