Mondo umanitario sotto attacco: il futuro degli aiuti basati sui principi umanitari

Donne a Gaza

L’attuale contesto umanitario globale continua ad essere caratterizzato da un’escalation dei bisogni umanitari, da estreme sfide geopolitiche ed economiche, nonché da una complessa serie di problemi che hanno un impatto profondo sulla capacità degli attori umanitari di rispondere a tali necessità. Le molteplici guerre, a Gaza, in Sudan, in Ucraina, in Repubblica Democratica del Congo, nella regione del Sahel e in Yemen, solo per citarne alcune, rimangono il principale motore delle crisi umanitarie, alimentando sfollamenti forzati, insicurezza alimentare, minacce alla salute psicofisica delle persone e molti altri problemi. A questo si aggiungono le crescenti emergenze climatiche che sono anche tra i maggiori fattori scatenanti delle crisi umanitarie.

Nel 2025 le Nazioni Unite stimano che a livello globale ci siano circa 305 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza e di protezione umanitaria urgente. A fronte di un livello di necessità mai visto prima, le organizzazioni umanitarie si trovano ad affrontare una crescente serie di sfide sistemiche e operative che creano un ambiente complesso e ostacolano la loro capacità di fornire assistenza tempestiva, efficace e basata sui principi umanitari: l’assistenza umanitaria è sempre più politicizzata, con le parti in conflitto e altri governi che utilizzano gli aiuti come arma o strumento di controllo; c’è una crescente tendenza al non rispetto del Diritto Internazionale Umanitario, che va a colpire soprattutto i civili; i finanziamenti per gli aiuti umanitari stanno diminuendo drasticamente, nonostante l’aumento dei bisogni.

Queste sono alcune delle tematiche che verranno affrontate venerdì 10 ottobre a Roma presso l’auditorium dell’Ara Pacis, dove si terrà il Congresso Umanitario di INTERSOS, un evento, organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in cui tanti esperti del settore umanitario rifletteranno sulle sfide del presente e sui cambiamenti nel sistema umanitario, mantenendo sempre l’attenzione sulle ragioni del nostro impegno: le persone che assistiamo e la nostra capacità di offrire risposte adeguate e significative ai loro bisogni.

Tra i relatori, Stefano Gatti, Director General for Development Cooperation; Christopher Stokes, Senior Humanitarian Advisor and Negotiator for Conflict, MSF; Paolo Impagliazzo, Secretary General, Comunità di Sant’Egidio; Maria Groenewald, Director of VOICE (Voluntary Organisations in Cooperation in Emergencies). Chiude il congresso il Direttore Generale di INTERSOS, Konstantinos Moschochoritis.