Nauticlub di Castelfusano, rischio chiusura a partire da ottobre. L’indignazione social di Imma Battaglia

Imma Battaglia, attivista e politica italiana

Potrebbe calare il sipario su una delle realtà sportive più longeve e inclusive del litorale romano: il Nauticlub di Castelfusano, attivo dal 1985, rischia la chiusura definitiva a partire da ottobre, dopo che l’assessore Tobia Zevi lo ha messo a gara come ‘lido commerciale’.

A denunciare con forza la vicenda è Imma Battaglia, attivista e politica italiana nonché appassionata di sport acquatici e socia del circolo sul litorale. Battaglia, sui social, non nasconde l’indignazione per una decisione che considera profondamente sbagliata e lesiva per lo sport e l’inclusione sociale.

“È in chiusura il Nauticlub di Castelfusano che da anni forma atleti specializzati in sport acquatici e offre alla società, anche spazi dedicati ai ragazzi disabili. La chiusura in arrivo è responsabilità diretta dell’assessore Tobia Zevi, che ha messo a gara come ‘lido commerciale’ anche il Nauticlub Castelfusano che da sempre è gestito da un’associazione sportiva dilettantistica – Lungotevere Vespucci 50, assegnato nel PUA – Piano utilizzo Arenili. A questa gara ha partecipato una sola società, la Kokai srl, che in quanto unica a presentatasi al bando, lo ha ovviamente vinto. Per questo a breve non ci sarà più posto per i numerosi sportivi che al Nauticlub si allenavano e tenevano a rimessa le loro attrezzature.”

Il circolo, affiliato alla Federazione Italiana Vela (FIV), rappresenta da decenni un punto di riferimento per centinaia di sportivi, inclusi giovani con disabilità, offrendo corsi di vela, windsurf e canoa tutto l’anno, anche grazie a un servizio di trasporto da e per Roma.

“Mi rivolgo al Sindaco Gualtieri e alla giunta, chiedendo di approfondire questo ennesimo caso increscioso di gestione di uno spazio sportivo inclusivo, oggi destinato ad attività commerciale. Sono socia del circolo in questione per praticare il Windsurf amatoriale, in sicurezza e per tutto l’anno; il Nauticlub è da sempre un’Associazione Sportiva Dilettantistica senza scopo di lucro, che dal 1985 è stata fondata da un gruppo di appassionati velisti, per promuovere lo sport della vela.”

La preoccupazione, ora, è che da ottobre “tutti gli sportivi e le relative attrezzature non avranno più uno spazio dove allenarsi e dove praticare la vela a discapito di puri interessi commerciali”. Nel mirino di Battaglia c’è la scelta amministrativa di cambiare la destinazione d’uso senza che venisse effettuata una valutazione del valore sportivo e sociale dell’area.

“Fatta questa premessa, veniamo al fattaccio della gara bandita quest’anno per la gestione degli arenili di Ostia, in cui viene inserito dall’assessore Zevi anche lo spazio del Nauticlub, che ha cancellato la sua destinazione ad attività sportive senza opportuno cambio di destinazione. L’associazione in quanto tale, non ha potuto prender parte ad una gara destinata ad attività commerciali.”

Infine, la richiesta forte e chiara di un intervento diretto da parte dell’amministrazione comunale: “Questa situazione è molto incresciosa e insinua dubbi gravi sull’operato dell’amministrazione. Con quale potere l’assessore Zevi decide di cambiare destinazione d’uso? Come può considerarsi regolare una gara dove c’è un solo partecipante? Qual è il piano del Comune per garantire le attività sportive veliche del Nauticlub Castelfusano? Chiedo un intervento al Sindaco Roberto Gualtieri e a tutta l’amministrazione, per garantire il proseguo delle attività sportive dei giovani abili e disabili e di tutti gli appassionati di vela soci del Circolo Nauticlub Castelfusano.”

Un appello che attende risposte concrete. Nel frattempo, il futuro di una scuola di vela tra le più apprezzate d’Italia resta appeso a un filo. Che ne sarà dei velisti e della storia quarantennale dell’attività di Ostia?