Papa Leone: “Serve il fuoco dell’amore, non quello delle armi”

Papa Leone XIV tra la i fedeli di Castel Gandolfo

Papa Leone ad Albano ha invitato i fedeli a diffondere il fuoco dell’amore, non quello delle armi o delle parole che inceneriscono. Il Pontefice ha celebrato la messa al santuario di Santa Maria della Rotonda, sottolineando che la missione della Chiesa è accogliere.

L’omelia al santuario di Santa Maria della Rotonda

Nel corso dell’omelia, Papa Leone ha ricordato che i cristiani sono chiamati a portare nel mondo il fuoco dell’amore:
“Non il fuoco delle armi, e nemmeno quello delle parole che inceneriscono gli altri. Questo no. Ma il fuoco dell’amore, che si abbassa e serve, che oppone all’indifferenza la cura e alla prepotenza la mitezza; il fuoco della bontà, che non costa come gli armamenti, ma gratuitamente rinnova il mondo. Può costare incomprensione, scherno, persino persecuzione, ma non c’è pace più grande di avere in sé la sua fiamma”.

Il Pontefice ha poi spiegato che la Chiesa non deve essere vista come un potere terreno, ma come un luogo di accoglienza. “La sua realtà divina si manifesta quando ne varchiamo la soglia e troviamo accoglienza. Allora la nostra povertà, la nostra vulnerabilità e soprattutto i fallimenti per cui possiamo venire disprezzati e giudicati sono finalmente accolti nella dolce forza di Dio, un amore senza spigoli, un amore incondizionato”.

Il richiamo alla missione della Chiesa

Papa Leone ha richiamato la centralità di Maria come modello di Chiesa madre: “In Maria diventiamo una Chiesa madre, che genera e rigenera non in virtù di una potenza mondana, ma con la virtù della carità”.

Con queste parole, il Pontefice ha voluto sottolineare che la forza della Chiesa non risiede nel dominio o nel potere, ma nella capacità di accogliere, rigenerare e testimoniare la carità.