Papa Leone XIV scrive al Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky

Roma, Papa Leone XIV durante la sua prima preghiera Reginal Caeli dalla loggia centrale principale della basilica di San Pietro in Vaticano

Papa Leone XIV scrive una lettera al Presidente Ucraino Volodymyr Zelensky proprio nel giorno in cui Kiev festeggia il 34° anniversario d’indipendenza nazionale e purtroppo anche l’amara ricorrenza dei tre anni dall’invasione russa sul territorio ucraino.

“Con il cuore ferito dalla violenza che devasta la vostra terra, mi rivolgo a voi per assicurarvi le mie preghiere per il popolo ucraino che soffre a causa della guerra”. È questo il messaggio toccante con cui Papa Prevost si rivolge direttamente al popolo ucraino, in un momento in cui il conflitto continua a seminare morte, distruzione e disperazione.

Il pontefice, nella sua missiva, si rivolge in particolare “a chi ha perso le persone che amava, a chi è rimasto senza casa” e, con voce colma di dolore e speranza, “implora Dio affinché muova i cuori delle persone di buona volontà” e “il clamore delle armi taccia” cedendo “il posto al dialogo” e aprendo “la strada della pace per il bene di tutti”.

La lettera viene resa pubblica mentre il Papa si appresta ad affacciarsi dalla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro. Anche da lì, dalla consueta “tribuna” domenicale, Prevost rinnova il suo appello: “Venerdì scorso 22 agosto abbiamo accompagnato con la nostra preghiera e il digiuno i fratelli e le sorelle che soffrono a causa delle guerre”, ricorda, “oggi ci uniamo ai nostri fratelli ucraini i quali con una iniziativa di preghiera chiedono che il Signore doni la pace al loro martoriato Paese”.

Nel silenzio che segue queste parole, resta il grido di chi ancora soffre e spera. E la consapevolezza che, oggi più che mai, la pace è una strada che tutti dobbiamo contribuire a tracciare.