Premio “Calabria che lavora” 2025, 35 eccellenze premiate: il Senato celebra la 24ª edizione

Presentata nella sala Caduti di Nassirya, su impulso del senatore Nicola Irto, la nuova edizione del riconoscimento che dal 2002 ha già valorizzato oltre 1.500 professionisti calabresi. Appuntamento finale il 6 luglio a Palmi

Un riconoscimento al merito. Ma soprattutto un dispositivo narrativo che scardina l’immagine stereotipata di una regione raccontata come disperata. Il Premio “Calabria che Lavora – Eccellenze Calabresi” compie ventiquattro anni e approda al Senato della Repubblica. Nella suggestiva cornice della sala Caduti di Nassirya, a Palazzo Madama, si è svolta lunedì mattina la conferenza stampa che inaugura l’edizione 2025.

Saranno 35 i talenti premiati, scelti tra imprenditori, ricercatori, professionisti dell’arte, della cultura e della scienza che si sono distinti a livello nazionale e internazionale e che, con il loro lavoro, contribuiscono a cambiare la narrazione della regione, portando la Calabria nel mondo

Dal 2002 a oggi il riconoscimento, ideato da Anna Patania e Giulio Buccinà, ha già premiato oltre 1.500 calabresi nel mondo: «È la dimostrazione – sottolineano i relatori dell’evento – che la Calabria sana esiste, produce valore e merita di essere raccontata».

Premio “Calabria che lavora”, Irto: «Un nuovo racconto per combattere gli stereotipi»

A fare gli onori di casa in Senato è stato il promotore dell’iniziativa, il senatore Nicola Irto (Pd), che ha lanciato un appello: «Il Premio “Calabria che Lavora” funziona da ventiquattro anni senza contributi pubblici. È grave che la Regione non lo abbia ancora sostenuto. Dal prossimo anno occorre un impegno corale: eventi come questo sono tasselli fondamentali per una narrazione diversa della Calabria, lontana dallo stereotipo di “terra irrecuperabile”».

Inoltre, Irto ha parlato di «speranza e nuova narrazione dal basso», ricordando la difficoltà di «far nascere e crescere un’impresa» in un territorio complesso e la necessità di «una nuova narrazione dal basso».

Buccinà: «Giovani e imprenditorialità femminile al centro»

Il moderatore Franco Buccinà ha presentato in anteprima alcuni dei premiati di quest’anno, rivelando che il comitato tecnico-scientifico ha privilegiato giovani, imprenditorialità femminile e progetti ad alto tasso di innovazione. «Dal 2002 – ha ricordato – non abbiamo mai avuto contributi dagli enti pubblici: la nostra forza è la credibilità di un premio nato con l’obiettivo di “distinguersi per non estinguersi”».

Tra i nomi annunciati, il presidente della Calabria Film Commissione Anton Giulio Grande e l’imprenditrice Caterina La Marca.

Premio “Calabria che lavora”, verso la cerimonia di Palmi

La cerimonia ufficiale si terrà domenica 6 luglio, nella suggestiva location di Punta Piana a Palmi (RC), con la consegna dei premi ai vincitori. Mentre la Calabria si prepara alla serata di gala, il messaggio che arriva dal Senato è chiaro: raccontare e sostenere le storie di successo è il primo passo per trasformare l’immagine di un territorio troppo spesso schiacciato da stereotipi negativi. E, a giudicare dai numeri, il Premio “Calabria che Lavora” è già un case history di resilienza culturale e sociale.