Il calo delle domande per Infermieristica raggiunge livelli allarmanti, con 21.250 iscrizioni per il 2024/2025. La UGL Salute denuncia una flessione del 10% rispetto all’anno precedente e del 54,2% negli ultimi 15 anni, passando da 46.281 nel 2010 a poco più di 21.000 oggi. Questo trend mina le basi del Servizio Sanitario Nazionale, lasciando presagire una carenza di personale che potrebbe compromettere l’assistenza di base.
Condizioni lavoro scoraggiano i giovani
Le cause del calo delle domande di Infermieristica risiedono nelle condizioni estreme del settore. Turni massacranti, aggressioni e retribuzioni ferme da un decennio scoraggiano i giovani. Gianluca Giuliano, segretario nazionale UGL Salute, avverte che senza ricambio generazionale gli ospedali non avranno personale sufficiente. La fuga all’estero di neolaureati aggrava il problema, con professionisti formati a spese dello Stato che emigrano per migliori opportunità.
Conseguenze gravissime per il SSN
Entro il 2030, l’Italia rischia una carenza di oltre 80.000 infermieri. Ospedali in sofferenza e RSA sottorganico riducono la qualità delle cure. Aumenta il burnout tra il personale rimasto, compromettendo l’assistenza domiciliare. Giuliano denuncia che il calo domande Infermieristica rappresenta un’emergenza strutturale ignorata troppo a lungo.
UGL Salute chiede interventi urgenti
La UGL Salute invoca misure strutturali per invertire il trend. Il governo deve agire sulle condizioni di lavoro per attrarre nuovi talenti. “Non è più tempo di rinvii: servono risposte oggi”, afferma Giuliano. La mobilitazione del sindacato mira a difendere i lavoratori e il diritto alla salute dei cittadini.







