UILTEC Frosinone: il cambio di strategia di Novo Nordisk non dovrebbe precludere gli investimenti su Anagni

Novo Nordisk

“Va assolutamente evitato che nell’industria farmaceutica europea ci siano divisioni e dispersioni di energie per non ripetere quanto accaduto all’automotive dove abbiamo perso notevoli quote di mercato”. Questo l’appello che i segretari della UILTEC Frosinone che si occupano di industria e del settore chimico farmaceutico rivolgono alla politica italiana ed europea, dopo le recenti polemiche su Novo Nordisk, la big pharma danese che ha annunciato forti investimenti sul sito di Anagni.

“La politica europea – sottolinea la Segreteria UILTEC – dovrebbe spingere sull’unità, mitigare quelle che sono le resistenze e trovare le convergenze necessarie per fare le cose in comune. E’ un mercato che tra diabetici e obesi, nel mondo, si contano 1 miliardo e mezzo di persone. Numeri che scatenano appetiti in settore nel quale Novo Nordisk, fino a quest’anno era dominante. La competizione si è fatta adesso molto esasperata e, anche per la farmaceutica l’Europa deve unire le forze, trovare le sinergie, per avviare insieme ricerche e mantenere la propria forza a livello globale, perché, anche se si è dominanti, non è detto che lo si possa essere per sempre”. Un richiamo all’unità che prende oggi più che mai peso dopo che l’azienda danese ha perso la leadership nel mercato statunitense dell’obesità a favore della Eli Lilly.

L’annuncio della riduzione di 9 mila posti di lavoro a livello globale da parte di Novo Nordisk, non preclude, secondo la Segreteria Uiltec, gli investimenti sullo di Anagni: “Bisogna prima analizzare le motivazioni per cui l’azienda ha annunciato queste riduzioni. Si tratta di personale in eccesso, di sovrapposizioni di ruoli e di una razionalizzazione delle risorse. Novo Nordisk ha dovuto porre dei rimedi alla pressione competitiva, arrivata dagli USA, del GLP-1, il recettore per i trattamenti di obesità e diabete. Questa pressione ha inciso sulle dinamiche del prezzo e quindi sulle quote di mercato e sulle previsioni di crescita. L’obiettivo che si dato la Big Pharma danese è quello di contenere i costi e ricollocare il capitale. Risparmi che nel 2026 dovrebbero finanziare investimenti selettivi in ricerca e sviluppo”.

Sullo stabilimento di Anagni la UILTEC non ha dubbi: “Ha settant’anni di storia, la capacità, gli ambienti, le strutture, le competenze per poter produrre anche la compressa e realizzare una farmacia online per essere sempre più vicini ai pazienti. Dunque lo stabilimento anagnino si propone per Novo Nordisk un fattore strategico per combattere la concorrenza. Una delle motivazioni su cui hanno fatto ricadere la scelta di investire ad Anagni è la capacità delle lavoratrici e dei lavoratori che operano al suo interno, di dare risposte veloci e performanti, che rispondono a quelle che sono le normative che impongono la buona fabbricazione. Questo è stato dimostrato, anche nella passata pandemia, dove lo stabilimento di Anagni si è distinto a livello mondiale per le sue capacità di dare risposte immediate, veloci e affidabili”.

Si tratta di una battuta d’arresto che porterà a nuovi investimenti. L’auspicio e la convinzione della Uiltec, infatti, è quella che la Novo Nordisk riprenda le strategie che passano anche attraverso la diversificazione della costruzione del prodotto e porti avanti tutti quegli investimenti e quella occupazione che aveva preannunciano non meno di 8 mesi fa e che il Ministero aveva salutato con soddisfazione.