La Commissione europea ha approvato “Tech4Cure”, il secondo Importante Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI) dedicato all’innovazione sostenibile per la medicina predittiva, preventiva e personalizzata nel settore dei dispositivi medici. Un risultato che vede l’Italia confermarsi al primo posto in Europa per numero di progetti IPCEI approvati e per risorse assegnate nel campo della salute, ribadendo la centralità e il ruolo guida del Paese nello sviluppo di una filiera sanitaria sempre più avanzata e resiliente.
Il progetto Tech4Cure, che segue la prima fase “Med4Cure” dedicata all’industria farmaceutica, rappresenta un tassello fondamentale della strategia europea per rafforzare competitività e autonomia tecnologica del sistema sanitario. Sviluppato a partire dal Manifesto IPCEI Salute firmato nel 2022 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme ad altri 15 Stati Ue, Tech4Cure si concentra sull’innovazione MedTech e coinvolge 5 Stati membri, 10 partecipanti diretti e 18 partner associati, con un totale di 403 milioni di euro di aiuti richiesti.
Il filone operativo del progetto, “A sustainable industry for 3P medicine”, mira a migliorare previsione, prevenzione e personalizzazione delle cure attraverso dispositivi medici innovativi e l’integrazione delle più avanzate tecnologie digitali – dall’Intelligenza Artificiale alla multi-omics, fino all’IoT. Queste soluzioni puntano a una sanità più proattiva, efficace e sostenibile, favorendo diagnosi tempestive, trattamenti su misura e una significativa riduzione delle ospedalizzazioni.
L’Italia partecipa con quattro imprese di eccellenza – Engineering Ingegneria Informatica, iVis Technologies, S.I.T. Sordina Iort Technologies e Innovaway – beneficiarie di aiuti di Stato autorizzati fino a 226 milioni di euro. Queste realtà sono impegnate nello sviluppo di tecnologie digitali e modelli di assistenza sanitaria innovativi, in grado di anticipare le necessità dei pazienti e garantire cure sempre più mirate e sostenibili.
Tech4Cure rappresenta un passo decisivo verso una filiera medica europea più solida e all’avanguardia, rafforzando la capacità di rispondere alle sfide della medicina del futuro e confermando l’impegno dell’Italia e dell’Unione Europea per una salute pubblica sempre più digitale, sostenibile e personalizzata.