Casa di Comunità a Rebibbia, presto polo sanitario penitenziario

Carcere di Rebibbia

Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria annuncia la nascita di una Casa di Comunità a Rebibbia, un polo sanitario penitenziario che rafforzerà i servizi sanitari per la popolazione detenuta.

Un progetto per la salute dei detenuti

«Efficienza e rispetto della dignità umana sono alla base degli sforzi dell’Amministrazione Penitenziaria per dare risposte concrete al diritto alla salute delle persone detenute», ha dichiarato il capo del DAP Stefano Carmine De Michele. L’annuncio riguarda l’avvio operativo del progetto Casa di Comunità, un polo sanitario penitenziario dedicato ai quattro istituti di Rebibbia.

Accordo DAP–ASL Roma 2

Il progetto nasce da un accordo fra il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e l’ASL Roma 2. Alcuni locali all’interno del plesso penitenziario di Rebibbia sono stati concessi a titolo gratuito all’Azienda Sanitaria, che vi allestirà una struttura dedicata. Qui verranno erogati servizi sanitari aggiuntivi rispetto a quelli già disponibili nei singoli istituti romani.

Più accesso a cure e terapie

L’obiettivo dichiarato è garantire ai detenuti un migliore accesso a prestazioni sanitarie, visite e terapie. «L’intento – ha sottolineato De Michele – è quello di migliorare il diritto alla cura dei detenuti sia nella qualità che nella quantità, ottimizzando l’accesso a prestazioni sanitarie con modalità e tempistiche che coniughino la salvaguardia della salute con la condizione di privazione della libertà personale».