Duplice omicidio nel Beneventano: ha confessato

Polizia Roma – Villa Pamphili

Ha ammesso tutto Salvatore Ocone, l’uomo accusato di aver ucciso la moglie e il figlio di 15 anni e di aver ferito gravemente la figlia 16enne. La confessione è arrivata nella notte, durante l’interrogatorio con il procuratore di Benevento Gianfranco Scarfò, nella caserma dei carabinieri di Campobasso, dove Ocone era stato portato dopo il fermo nelle campagne di Ferrazzano.

L’interrogatorio e la confessione

Il colloquio con gli inquirenti è durato circa un’ora e mezza. Alla fine, Ocone ha ammesso le proprie responsabilità. L’uomo era assistito da un avvocato d’ufficio, Giovanni Santoro, e al momento del trasferimento in carcere indossava una tuta bianca.

Le accuse

Per lui le contestazioni sono pesantissime: duplice omicidio aggravato, tentato omicidio e sequestro di persona. Secondo le prime ricostruzioni, Ocone avrebbe colpito i figli subito dopo aver ucciso la moglie. Sarebbe quindi da escludere, al momento, l’ipotesi di un’aggressione durante la fuga da Paupisi a Ferrazzano.

La dinamica

Dopo il delitto, l’uomo si era allontanato fino alle campagne attorno a Campobasso, dove i carabinieri lo hanno individuato e fermato. La figlia sedicenne, sopravvissuta all’aggressione, resta ricoverata in gravi condizioni.