Omicidio Cinzia Pinna, 41enne confessa e c’è un altro indagato

Emanuele Ragnedda, 41enne imprenditore di Arzachena, ha confessato l’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo scomparsa tra l’11 e il 12 settembre.

La confessione è arrivata davanti ai carabinieri e al procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso. Ragnedda avrebbe anche indicato il luogo in cui si trova il cadavere della donna. Con lui risulta indagato un giovane di 26 anni originario di Milano, accusato di occultamento di cadavere.

Cinzia Pinna era stata vista l’ultima volta in un locale di Palau in compagnia di Ragnedda e del 26enne. Da quella sera, le sue tracce si erano perse. Le indagini, coordinate dalla pm Noemi Mancini, si stanno ora concentrando sulla ricostruzione di quanto accaduto nelle ore decisive tra l’11 e il 12 settembre. I carabinieri hanno sequestrato alcuni telefoni cellulari e un’arma da fuoco che saranno sottoposti ad analisi.

A dare l’allarme erano stati i familiari della giovane, che il 12 settembre avevano denunciato la scomparsa, attivando le ricerche da parte di vigili del fuoco, volontari della protezione civile e militari dell’Arma. La sorella aveva diffuso numerosi appelli sui social per ritrovarla.