Open Arms, Don Bosco 2000: “Ricorso in Cassazione riafferma i diritti”

Migranti nave “Diciotti”

Accogliamo con apprezzamento la decisione della Procura di Palermo di ricorrere in Cassazione nel caso Open Arms. È un segnale importante che riafferma il principio secondo cui nessuno, neanche chi ricopre incarichi istituzionali di alto livello, può sottrarsi al dovere di garantire i diritti fondamentali delle persone, a cominciare da quello alla libertà e alla vita.

È quanto afferma in una nota il presidente dell’associazione Don Bosco 2000, a margine della notizia del ricorso presentato dai pm palermitani contro l’assoluzione dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, al centro del procedimento per il blocco dello sbarco dei migranti a bordo della nave Open Arms nel 2019.

La scelta dei magistrati rappresenta un atto di rigore giuridico e di coscienza civile, che rimette al centro il rispetto della dignità umana, anche quando si parla di migranti soccorsi in mare. Come associazione che ogni giorno opera al fianco delle persone più fragili, ribadiamo che la giustizia non può mai essere sacrificata sull’altare del consenso politico.

Don Bosco 2000, da anni attiva nei percorsi di accoglienza e integrazione dei migranti, sottolinea inoltre il valore democratico dell’intervento della Suprema Corte. La giurisdizione è uno dei pilastri della democrazia e confidiamo che la Suprema Corte potrà far luce, in via definitiva, sulla vicenda, con la stessa determinazione con cui tanti cittadini e operatori sociali, in questi anni, hanno scelto di stare dalla parte dell’umanità.