Nel settimo anniversario del crollo del Ponte Morandi, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ricordato le 43 vittime e sottolineato il dovere di accertare responsabilità e omissioni.
Il ricordo della tragedia
«Il 14 agosto di sette anni fa, Genova, la Liguria e l’Italia intera sono state sconvolte da una catastrofe che rimarrà per sempre nella memoria del nostro popolo», ha dichiarato Giorgia Meloni nel giorno dell’anniversario del crollo del Ponte Morandi.
La Presidente del Consiglio ha ricordato le drammatiche immagini del disastro e il dolore per le 43 vite spezzate, sottolineando anche l’eroismo dei soccorritori che si mobilitarono nei primi momenti della tragedia.
La richiesta di verità
Meloni ha ribadito che resta fortissima «la sete di verità e giustizia, invocata con tenacia dai famigliari delle vittime e sostenuta da tutto il popolo italiano». Un’esigenza che, secondo la Premier, rappresenta un obbligo morale e civile da non disattendere: accertare le responsabilità, individuare eventuali colpe ed omissioni, dare risposte definitive.
La rinascita di Genova
Il discorso ha posto l’accento anche sulla capacità di resilienza della città. «Il 14 agosto di sette anni fa Genova è stata duramente ferita, ma non si è lasciata abbattere», ha aggiunto Meloni. A simboleggiare questa rinascita, il Ponte San Giorgio, inaugurato nel 2020, diventato per la Premier la prova concreta di una comunità e di un Paese capaci di rialzarsi più forti e orgogliosi di prima.