Addio a Brigitte Bardot, icona del cinema francese e simbolo di un’epoca. La celebre attrice si è spenta all’età di 91 anni. A dare l’annuncio ufficiale è stata la Fondazione da lei istituita per la salvaguardia degli animali, che ne ha comunicato la scomparsa ricordando il percorso di vita che l’aveva portata ad abbandonare il cinema oltre mezzo secolo fa per dedicarsi completamente alla difesa dei diritti degli animali.
La Fondazione ha sottolineato come “B.B.”, pur avendo lasciato le scene in giovane età, resti una figura centrale della storia del cinema europeo. Nel comunicato non sono stati resi noti né il luogo né la data del decesso, limitandosi a confermare la morte dell’attrice che ha segnato in modo indelebile l’immaginario collettivo del Novecento.
La carriera di Brigitte Bardot conta circa cinquanta film e una serie di immagini diventate leggendarie. Tra queste, il celebre ballo in E Dio creò la donna, che la consacrò a livello mondiale, e la sua apparizione all’inizio de Il disprezzo, altro momento rimasto nella storia del cinema. Nonostante il ritiro precoce, Bardot ha continuato a incarnare un’idea di libertà, sensualità e rottura degli schemi che ha attraversato generazioni.
Negli ultimi anni, le condizioni di salute dell’attrice erano apparse fragili. Nell’ottobre scorso era stata lei stessa a smentire, tramite i social, alcune fake news che annunciavano erroneamente la sua morte, scrivendo di stare bene e di non avere alcuna intenzione di “andarsene”. Tuttavia, già nel gennaio 2023 era stata ricoverata per un’insufficienza respiratoria, mentre l’estate del 2025 l’aveva messa a dura prova a causa delle temperature particolarmente elevate nel sud della Francia.
Nata a Parigi il 28 settembre 1934 con il nome di Brigitte Anne-Marie Bardot, crebbe in una famiglia borghese e si formò studiando danza classica. Il suo sogno iniziale era quello di diventare ballerina, ma il destino la condusse verso il cinema. Debuttò come attrice nel 1952, ma fu nel 1956, a soli 22 anni, che divenne un fenomeno globale grazie a “E Dio creò la donna”, diretto dal suo allora marito Roger Vadim.
Quel film la trasformò in un simbolo di liberazione femminile e di una sensualità nuova, capace di rompere i codici tradizionali del cinema dell’epoca. Una fama travolgente che Bardot scelse di lasciare alle spalle pochi anni dopo, per intraprendere una vita lontana dai riflettori e dedicata alla causa animalista. Con la sua scomparsa se ne va non solo una grande attrice, ma una figura che ha saputo segnare il costume, il cinema e l’impegno civile europeo.







