In soli quattordici anni è diventato uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi d’Italia. Oggi, il Premio Letterario Caccuri punta anche all’orizzonte internazionale, confermandosi come esempio virtuoso di come un piccolo borgo calabrese possa farsi culla di cultura contemporanea. La XIV edizione si terrà dal 27 luglio al 10 agosto, trasformando ancora una volta Caccuri, incastonato nella Sila crotonese, in un centro propulsore di riflessione, letteratura e dialogo.
Nato per intuizione dell’Accademia dei Caccuriani, un’associazione culturale no profit, il Premio è oggi un modello di progettualità culturale che parte dal basso, ma guarda lontano. Alla guida di questa straordinaria impresa c’è Adolfo Barone, presidente dell’Accademia, che con determinazione e visione ha saputo costruire, passo dopo passo, un ponte tra la Calabria delle radici antiche, già culla di civiltà, mitologia e spiritualità, e quella moderna, protagonista attiva del dibattito pubblico nazionale e internazionale.
“La cultura – afferma Barone – è il nostro modo di far rinascere il territorio, di raccontare la Calabria attraverso le sue parole, le sue storie e i suoi silenzi.”
Quest’anno, a contendersi la prestigiosa Torre d’Argento, forgiata dal maestro orafo Michele Affidato, saranno quattro nomi di primo piano della saggistica italiana:
- Gad Lerner, con “Gaza. Odio e amore per Israele” (Feltrinelli),
- Monica Maggioni, con “Spettri” (Longanesi),
- Alessandro Sallusti, con “L’Eresia liberale” (Rizzoli),
- Gennaro Sangiuliano, con “Trump. Vita di un presidente contro tutti” (Mondadori).
I saggi finalisti sono stati selezionati dal comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri, figura di rilievo nel panorama intellettuale italiano, e verranno valutati da una giuria popolare e nazionale composta da 110 giurati complessivi (80 accademici e 30 nazionali).
“Una storia da scrivere insieme” è un invito alla partecipazione, all’ascolto, al racconto condiviso. Perché la letteratura, a Caccuri, non è solo celebrazione ma strumento di confronto civile.
La XIV edizione è stata annunciata ufficialmente al Salone Internazionale del Libro di Torino, sancendo il legame tra la Calabria e i grandi appuntamenti culturali del Paese. E non si tratta solo di libri: il programma, in via di definizione, intreccia musica, teatro, letteratura ed enogastronomia, in un’esperienza immersiva che coinvolge l’intera comunità.
L’importanza nazionale del Premio è stata riconosciuta anche al più alto livello istituzionale: nel 2015, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito alla manifestazione la Medaglia al valore culturale, unico riconoscimento di questo tipo assegnato a un evento culturale del Sud Italia.
Oltre all’evento principale, l’Accademia dei Caccuriani è impegnata tutto l’anno nella promozione della lettura, della cultura editoriale e della valorizzazione del patrimonio identitario della Calabria, con una particolare attenzione alle periferie culturali, spesso escluse dai circuiti mainstream. Caccuri, ogni estate, si trasforma in un laboratorio di idee e relazioni, un crocevia di pensiero, un festival che unisce generazioni e visioni.
Dare vita a una manifestazione di tale spessore a partire da un piccolo borgo montano è stato un atto di coraggio e di amore per la propria terra. Oggi il Premio Letterario Caccuri non è solo un concorso di saggistica: è un’idea di futuro, un simbolo del riscatto culturale del Sud, un luogo dove la letteratura incontra l’impegno civile, e dove il pensiero trova casa.
Battista Bruno