Calabria in Sviluppo: a Claudio Gubitosi il primo Premio “San Ferdinando – Stelle Sviluppo del Sud”

Claudio Gubitosi

Un riconoscimento che profuma di orgoglio e rinascita per il Sud. Per la prima volta viene assegnato il Premio “San Ferdinando – Stelle Sviluppo del Sud”, e a riceverlo è Claudio Gubitosi, ideatore e fondatore del Giffoni Film Festival, il celebre appuntamento cinematografico dedicato a bambini e ragazzi, oggi conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

Il 17 novembre, il Palazzo di Città di San Ferdinando ospiterà “Calabria in Sviluppo. Un Patto per il Lavoro. Un impegno condiviso per valorizzare i talenti dei nostri giovani, iniziativa promossa dalla Fondazione Mask ITS Academy con il patrocinio della Regione Calabria, del Comune di San Ferdinando, dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio e di Confindustria Reggio Calabria.

L’evento nasce con una missione chiara: trasformare la Calabria da terra di partenze a luogo di ritorni e opportunità. Istituzioni, scuole, università e imprese si incontreranno per costruire insieme percorsi di formazione avanzata, crescita personale e innovazione, capaci di offrire ai giovani nuove prospettive di futuro.

Claudio Gubitosi e due giffoners

Durante la manifestazione verrà consegnato a Gubitosi il Premio “per il suo straordinario contributo alla valorizzazione del talento giovanile e per aver creato, attraverso il brand Giffoni, un modello di sviluppo culturale e sociale riconosciuto in tutto il mondo come simbolo di innovazione e orgoglio del Sud”. Nell’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni de LaCapitale, il direttore del Giffoni invita a guardare oltre i luoghi comuni e a riscrivere la narrazione del Mezzogiorno.

«Io credo che dopo ormai 55 anni di attività e storia di Giffoni – spiega Gubitosi – sarebbe meglio che noi cominciassimo a ragionare su quello che è il cambio di paradigma tra nord e sud. Oggi lo possiamo fare e lo dobbiamo fare. Cambio di paradigma significa per esempio ‘poteva mai nascere al Sud, in un piccolo paese, non solo un evento ma la costruzione di un’impresa strutturale con opere uniche nel suo genere? Certamente all’epoca no ma ci sono. Altro cambio di paradigma: può un evento nato in un piccolo paese diventare patrimonio mondiale, universale dell’umanità? Sì».

Secondo il patron di Giffoni, il segreto del successo è stato quello di non inseguire le mode ma le persone, in particolare i giovani: «Quando ci sono delle mode si tende a seguirle – racconta – noi la moda non l’abbiamo seguita. Dal primo giorno la forza trainante è stata quella di dedicarci esclusivamente ai ragazzi, ai bambini e ai giovani. Ho voluto metterli al centro, capire le loro esigenze, le aspettative, le visioni che hanno. Credo di aver cresciuto milioni di giffoners che sono venuti qui con occhi aperti e tanta voglia di conoscere e di apprendere». Parole che racchiudono l’essenza di una vita interamente dedicata alla cultura e ai giovani.

Cittadella del Cinema di Giffoni Valle Piana, Claudio Gubitosi e i suoi giffoners

«Oggi credo che questo sia uno degli esempi più virtuosi del Sud, dell’Italia e del mondo – aggiunge – e rappresenta l’impegno di un’intera esistenza, dedicata con orgoglio a loro».

Per Gubitosi, ricevere questo premio proprio in Calabria ha un significato particolare: «Mi fa orgoglio che la Regione Calabria, nella sua prima presentazione di una fondazione dedicata allo sviluppo e all’impegno dei giovani nel mondo del lavoro, abbia pensato a me. Amo profondamente questa terra e mi sento onorato di essere cittadino onorario calabrese, di Cittanova. Quante cose belle ho con questa regione, quante storie che porto nel cuore».

Nel suo discorso non manca un richiamo accorato a chi è partito: «Bisogna far ritornare tutti quei giovani che sono andati via per ‘mancanza di tutto’, soprattutto per ‘mancanza di attenzione’ e di risposte alle proprie domande: ma io sono qui, che cosa devo fare? Dove devo lavorare? Quale lavoro dobbiamo sviluppare? Sta cambiando tutto».

E con fiducia aggiunge: «Quando nascono iniziative come questa non sono chiacchiere. Poi si dovrà fare il punto della situazione e richiamare, ove possibile, tutti quelli che sono andati via ma che hanno nel cuore i luoghi dove sono nati. Credo che questo succederà, ne sono convinto. Anche in Campania sta accadendo: aziende che riaprono, realtà internazionali che investono, professionisti che tornano, non solo nel campo della cultura ma anche nella scienza e nella tecnologia. Con la felicità dei genitori e con il nostro orgoglio».

Jennifer Aniston e Claudio Gubitosi, Giffoni 2016

Infine, il fondatore del Giffoni Film Festival sottolinea quanto la comunicazione sia oggi una leva essenziale per costruire sviluppo e identità.

«Non si fa niente se non c’è una forte base di comunicazione – afferma –. Viviamo in un mondo dove fai una cosa e dopo tre secondi viene già dimenticata. Bisogna creare nuovi punti di creatività e di crescita che diano supporto alle aziende e ai territori. La comunicazione valorizza quello che si fa. Viva la comunicazione».

Con “Calabria in Sviluppo”, la regione lancia un segnale forte: il futuro del Sud si costruisce credendo nei giovani, nella loro energia e nella loro capacità di innovare. E Gubitosi, con la sua storia, ne è la testimonianza più autentica. Un uomo che ha trasformato un piccolo paese in un simbolo globale di cultura, impresa e speranza.