Carlo Conti prepara un Sanremo XXL: “Forse non 26, ma 28 Big. E li annuncerò prima del previsto”

Il Festival di Sanremo 2026 non è ancora iniziato, ma Carlo Conti ha già acceso i riflettori. A meno di quattro mesi dall’apertura del sipario sull’Ariston, il conduttore toscano, tornato a guidare la kermesse nelle doppie vesti di conduttore e direttore artistico, ha svelato le prime anticipazioni su quella che promette di essere un’edizione ricca di novità.

Durante la conferenza stampa di presentazione di Sanremo Giovani, Conti ha annunciato che l’attesissimo elenco dei Big in gara potrebbe arrivare prima del previsto. «La mia intenzione sarebbe quella di annunciarli il 23 novembre, anche per evitare la concomitanza con la finale dello Zecchino d’Oro del 30», ha spiegato. Poi, con il tono ironico che lo contraddistingue, ha aggiunto: «Cercherò di farcela per il 23, ma già so che non ci riuscirò. Probabilmente l’annuncio sarà il 30 novembre. Mi servirà un’altra settimana di insonnia per decidere».

Una battuta che dice molto sullo stile Conti: un professionista preciso, scaramantico quanto basta, che preferisce fare le cose con calma ma a modo suo. Del resto, il conduttore non ha mai nascosto la volontà di riportare il Festival in una dimensione più autentica, “popolare” e corale, dove la musica torni al centro e le canzoni parlino a un pubblico trasversale.

Proprio per questo, tra le novità che bollono in pentola, spunta la possibilità di un aumento dei concorrenti in gara. «Ventisei Big sono pochi… forse potremmo arrivare a ventotto», ha ammesso sorridendo. Una frase che ha scatenato subito il dibattito: un piccolo ritocco numerico che, se confermato, porterebbe Sanremo 2026 verso una dimensione più ampia, vicina ai record di presenze raggiunti durante l’era Amadeus.

L’idea di Conti è chiara: dare più spazio ai generi, alle contaminazioni, ai nuovi talenti e agli artisti già affermati. Una fotografia aggiornata della musica italiana che mescoli tradizione e modernità. «Sanremo deve rappresentare l’Italia che canta – ha spiegato –. Dalle voci più giovani ai nomi che fanno parte della nostra storia, l’importante è che ogni canzone abbia qualcosa da dire».

Le selezioni sono cominciate da mesi, ma la partita è ancora aperta. La scadenza per la presentazione dei brani è fissata al 17 novembre e, come ha ammesso lo stesso Conti, «potrebbero arrivare sorprese fino all’ultimo giorno». Una frase che lascia intendere quante proposte stiano ancora arrivando sulla scrivania del direttore artistico.

Intanto, Sanremo Giovani tornerà su Rai 2 a partire dall’11 dicembre con quattro appuntamenti in seconda serata condotti da Gianluca Gazzoli. Dai finalisti emergeranno gli artisti che entreranno direttamente nel cast dei Big, rinnovando il legame tra il vivaio musicale e il palco principale. «È importante che il Festival resti una vetrina per chi inizia – ha sottolineato Conti –. Sanremo deve continuare a scoprire nuovi talenti, non solo a celebrarli».

Ma, come sempre, il Festival è anche un terreno fertile per rumor e indiscrezioni. Da settimane circolano i nomi dei possibili protagonisti della 76ª edizione: tra i più chiacchierati ci sarebbero Elodie e Rkomi in coppia, un duetto tra Fedez e Marco Masini e il ritorno di Angelina Mango con un brano autobiografico. Tiziano Ferro, invece, ha smentito la sua partecipazione, anche se resta il desiderio di rivederlo presto all’Ariston.

Il cast, naturalmente, resta top secret, ma la direzione artistica di Conti lascia intendere un’edizione variegata, con un equilibrio tra artisti pop, autori raffinati e nuove tendenze urbane. Nessun nome trapelato è ancora certo, ma la sensazione è che il conduttore voglia puntare su qualità, emozione e leggerezza, le tre parole chiave che hanno caratterizzato le sue precedenti edizioni.

Sanremo 2026 andrà in onda dal 24 al 28 febbraio su Rai 1. Ma Conti non rinuncia a qualche colpo di scena. Oltre all’ampliamento dei Big, non si esclude l’introduzione di nuove modalità di votazione o la presenza di ospiti internazionali per ciascuna serata. Dietro le quinte, l’atmosfera è quella dei giorni importanti. Le riunioni con la Rai si susseguono, la selezione dei brani è serrata e le notti insonni non mancano. «È un lavoro che ti prende tutto – ha confidato Conti – ma la magia di Sanremo è anche questa: l’attesa, la curiosità, il senso di far parte di qualcosa che unisce l’Italia».

E se è vero che ogni edizione del Festival racconta un pezzo del Paese, Sanremo 2026 si prepara a fotografare un’Italia musicale piena di voci diverse, unita dall’amore per la canzone e dalla voglia di ritrovarsi ogni febbraio davanti alla stessa emozione. Il conto alla rovescia è iniziato, e la promessa di Conti è sempre la stessa: «Sarà un Sanremo che farà cantare tutti».