Parte della casa del grande Vittorio De Sica è in vendita a Roma

Interno casa di Vittorio De Sica

È ufficialmente in vendita una porzione della storica dimora di Vittorio De Sica, icona del cinema italiano e mondiale. L’appartamento, progettato da un famoso architetto, è di 122 metri quadri interni e 100 di terrazzo nel cuore di San Saba, uno dei quartieri più autentici e ambiti di Roma, a due passi dal Circo Massimo e dal colle Aventino.

La casa di via Aventina 19 custodisce ancora oggi cimeli, arredi e ambienti originali che hanno visto passare i più grandi divi della storia del cinema nazionale e internazionale. Qui Vittorio De Sica visse gli ultimi 20 anni della sua vita, come ricorda la targa posta all’esterno: “In questa casa visse i suoi ultimi anni Vittorio De Sica (1901–1974), maestro e testimone del grande cinema italiano nel mondo.”

Caratteristiche dell’immobile: una casa che racconta Roma e la storia del grande cinema

Oggi la casa, situata al primo piano di un elegante stabile d’epoca, è suddivisa in due unità abitative indipendenti, e la vendita di una di esse è stata ufficialmente affidata a Battisti Home, agenzia immobiliare fondata da Daniele Battisti, con sede a Roma in Corso Vittorio Emanuele II, specializzata in immobili di pregio e dimore d’autore.

Il terrazzo di 100 mq, di valore inestimabile, è immerso nel verde e conserva ancora il pavimento originale del Novecento dipinto a mano, che restituisce un’atmosfera sospesa e intima che De Sica amava.

All’interno si trovano il suo studio, la camera da letto e il salotto dove il regista riceveva amici e colleghi, con librerie e pavimenti originali: tutto è rimasto pressoché invariato, mantenendo il fascino discreto e intatto di una vera casa-museo, dove la memoria del maestro del grande cinema continua a dialogare con la bellezza senza tempo della città eterna.

Questo appartamento è una “time capsule” che conserva intatta l’atmosfera del Neorealismo e della Commedia all’italiana: è in queste stanze che Vittorio De Sica scrisse le sue ultime opere e collaborò con Cesare Zavattini in uno dei sodalizi artistici più straordinari del Novecento. Raro esempio di eleganza e memoria, la casa è un vero scrigno dell’età d’oro del cinema italiano.

Nel suo studio, rimasto intatto, De Sica scrisse e preparò alcuni dei suoi film più celebri: “Il tetto” (1956), “Ieri, oggi, domani” (1963), “Il giardino dei Finzi Contini” (1970) – con musiche del figlio Manuel De Sica – e “Il giudizio universale” (1961).

Nel corso della sua carriera, Vittorio De Sica vinse quattro Premi Oscar, oltre alla Palma d’Oro a Cannes, David di Donatello, Nastri d’Argento e numerosi altri riconoscimenti internazionali. Fu proprio con “Sciuscià” che l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences istituì il primo Premio Oscar al Miglior Film Straniero della storia, dopo avergli conferito nel 1947 un premio speciale per “l’eccellenza artistica e il contributo dato all’arte cinematografica”.

Attore, regista e autore di oltre 150 film, De Sica lavorò con Rossellini, Monicelli, De Laurentiis e molti altri maestri, contribuendo a definire l’immaginario del cinema italiano nel mondo.

Amava dire di sé: “Sono un uomo nato almeno cinque volte: cantante, attore di rivista, attore di prosa, attore cinematografico e regista di film di poesia.” Cinque anime che continuano a vivere nell’affascinante appartamento di via Aventina, testimone della grandezza e dell’eredità immortale di Vittorio De Sica.