Una piazza gremita e un’atmosfera di grande emozione hanno fatto da cornice al primo concerto ufficiale della Filarmonica Nazionale delle Misericordie d’Italia “San Sebastiano Martire”, svoltosi domenica 24 agosto in Piazza Padri Domenicani a Sant’Arsenio (SA). A dirigere la neo orchestra, il Maestro Simone Gambaro, che durante la serata ha ricevuto il Premio “San Sebastiano Martire”, un riconoscimento prestigioso per il suo contributo artistico e per il valore civico della sua attività musicale. L’evento, sostenuto dalla Regione Campania e dai Comuni del territorio, ha celebrato San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, valorizzando l’impegno quotidiano degli agenti locali, ad alcuni di loro sono state conferite le onorificenze “San Sebastiano Martire”.
Il concerto diretto dal Maestro Gambaro si è aperto con “Overture – L’italiana in Algeri” di Gioacchino Rossini, successivamente sul palco i sono alternati un soprano e un tenore su alcune aree tratte dalle opere di Verdi, Puccini e Lehar, poi la premiazione dove, anche il Maestro Gambaro, ha ricevuto il riconoscimento al merito.
“Ricevere un riconoscimento del genere è un grande onore per me – afferma a LaCapitale il Direttore d’Orchestra M° Simone Gambaro – soprattutto se conferito da un referente della Regione Campania, l’Assessore e Presidente della Commissione di Bilancio – Franco Picarone. Mi sono sentito molto onorato e contento di avere questo riconoscimento. Vuol dire che il mio lavoro sta ottenendo i suoi frutti, ma il mio obiettivo è quello di migliorare e far crescere questo nuovo gruppo (Filarmonica Nazionale). Lo stesso Assessore Picarone ha espresso il desiderio di far crescere questa nuova orchestra facendola diventare stabile e sostenendola“.
Simone Gambaro, un talento nato per fare musica e dirigere
Classe 1998, originario di Salerno, Simone Gambaro ha iniziato a suonare il pianoforte a soli 7 anni, muovendo i primi passi nel jazz per poi dedicarsi con passione alla musica classica. A 12 anni entra al Conservatorio “Giuseppe Martucci” classificandosi 6° su 94 candidati. Da quel momento, il suo percorso artistico prende slancio: partecipa a concorsi, masterclass con maestri del calibro di Bruno Canino e Andrea Lucchesini, e si avvicina fin da giovanissimo alla composizione e alla direzione d’orchestra. A 15 anni inizia a dirigere il coro parrocchiale “Madre della Divina Provvidenza” e nel tempo amplia la sua esperienza con la musica sacra, partecipando a eventi liturgici e studiando organo. Nel 2018 dirige il suo primo concerto con coro e orchestra e canta davanti a Papa Francesco in Vaticano diretto dal M° Marco Frisina, continuando a collaborare fermamente con lui. Si laurea in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, dopo anni di studio e perfezionamento con maestri di fama nazionale come Nicola Samale e Fabrizio Dorsi.
Ma Gambaro non è solo un artista di palcoscenico: fonda un ensemble giovanile, dà vita alla Schola Cantorum “Jubilate Deo” a Contrada (AV) e poi l’Orchestra Giovanile Pro Nuceria, che coinvolge decine di giovani musicisti, con cui promuove eventi culturali e formativi sul territorio. In pochi anni, Gambaro, ha saputo costruire un percorso professionale e artistico di straordinaria intensità, consolidando il suo nome come una delle figure emergenti più attive nel panorama musicale campano. Parallelamente, Gambaro è attivo anche nella didattica musicale, collaborando con SCISAR per portare la musica nelle scuole primarie e dell’infanzia, con un approccio inclusivo e accessibile a tutti.

“Ringrazio le prime parti che hanno collaborato con me nella formazione di questa nuova realtà musicale – conclude il Maestro Gambaro – in primis il direttore artistico Pompeo Perretta che mi ha dato l’opportunità di poter dirigere questa orchestra da lui fondata. Vorrei ringraziare anche il primo violino di spalla – Alessandro Marino, il primo dei secondi violini Alfonso Comunale, la prima viola Sergio Caggiano, il primo violoncello Gabriele Candiloro e la pianista – nonché solista – Maria Vincenza Russo”.
Il Premio “San Sebastiano Martire”, rappresenta la sintesi perfetta della sua carriera: musica come strumento di crescita, formazione e servizio alla comunità. Tra palchi, cori, giovani musicisti e impegno sociale, Simone Gambaro continua a costruire – nota dopo nota – una vera e propria rete di bellezza, condivisione e speranza.