Non solo un’accademia, ma un ponte concreto tra formazione e professione. Professione Artista nasce con un’idea chiara e radicale: superare il divario tra studio e lavoro, tra ambizione e opportunità, costruendo percorsi personalizzati che uniscono giovani aspiranti attori, doppiatori, sceneggiatori e scrittori con i grandi protagonisti del mondo dello spettacolo. Il tutto anche grazie al talento e al prestigio di Fabio e Damiano D’Innocenzo, i nuovi volti del cinema italiano, che a ottobre terranno un seminario proprio con Professione Artista.
Fondata da Enrico Pittari e Salvio Simeoli, Professione Artista è oggi una delle realtà formative più dinamiche e credibili del panorama italiano. Con tre sedi attive – Roma, Milano e Napoli – l’accademia si distingue per la qualità dei suoi docenti, l’attenzione personalizzata verso ogni allievo e un’etica educativa che mette al centro il rispetto del talento, del tempo e del denaro di chi si affida al percorso. Abbiamo incontrato Enrico Pittari e Salvio Simeoli per capire più da vicino la filosofia che anima Professione Artista.
Cos’è Professione Artista?
«Potremmo rispondere banalmente che si tratta di un’accademia di recitazione, scrittura e doppiaggio. Ma la verità è che Professione Artista è molto di più: è un ponte. Un ponte che mette in dialogo aspiranti attori, doppiatori, sceneggiatori e scrittori con il mondo del professionismo. Lo facciamo attraverso percorsi che coinvolgono i più grandi professionisti del cinema, del doppiaggio e della letteratura, creando un terreno d’incontro reale e produttivo.»
A chi vi rivolgete?
«Questa è probabilmente la domanda più importante, perché tocca lo spirito e l’etica di Professione Artista. Ci rivolgiamo a una platea trasversale di aspiranti artisti. Valutiamo ogni richiesta con attenzione, non in maniera assoluta, ma in base al percorso reale della persona in quel momento.»
Che intendete?
«Se arriva un candidato con una preparazione ancora troppo bassa, non gli consigliamo di investire in seminari con grandi professionisti: sarebbe prematuro e persino dannoso. Lo indirizziamo invece verso percorsi propedeutici, per colmare le lacune e prepararlo al meglio.»
Un atteggiamento etico, non comune nel settore.
«Esatto. In un ambito spesso speculativo, non tutte le realtà sono trasparenti. Capita che si propongano grandi nomi anche a chi non è pronto, creando solo illusioni e spreco di risorse.»
Che consiglio dareste a un aspirante artista quando sceglie una scuola?
«Approfondite, chiedete sempre “perché”. Non fermatevi alle apparenze, diffidate dalle cifre troppo alte. Nel 90% dei casi, dietro prezzi spropositati si nasconde una fregatura.»
E avete anche un’agenzia per attori?
«Sì, si chiama Cantera Management. È lo spazio che accoglie e rappresenta gli attori che partecipano ai nostri percorsi. E sì, li accogliamo tutti, fin da subito, se siamo noi per primi a garantire che sono pronti.»
Come gestite un numero crescente di attori in agenzia?
«Con mandati annuali: ogni anno si fa un bilancio e si decide insieme se continuare. Spesso alcuni attori, dopo i primi lavori, passano ad agenzie più grandi. È un processo naturale.»
Chi sono i vostri docenti?
«Solo professionisti attivi: registi, attori, editor, doppiatori e sceneggiatori di primo piano.»
Un paio di nomi?
«Fabio e Damiano D’Innocenzo. Sono il volto nuovo del cinema italiano e lavorare con loro è un’esperienza straordinaria per i nostri allievi.»
Li rivedremo anche nella prossima stagione?
«Sì, apriranno la stagione dall’8 al 12 ottobre con un seminario intensivo di cinque giorni.»
Come si può fare domanda per entrare in Professione Artista?
«È semplicissimo: basta scrivere una mail a accademiaprofessioneartista@gmail.com
con una breve presentazione e il proprio numero. Lo staff ricontatterà il candidato per un incontro o una videochiamata.»
Quante sedi avete in Italia?
«Tre: Roma, Milano e Napoli.»
Un augurio per chi vuole intraprendere questo percorso?
«Concludiamo con il nostro motto, che è anche quello dei nostri allievi: “Alla grande, sempre meglio!”».