L’attenzione ai grandi autori si conferma e diventa un filo rosso sul palco dell’Off Off Theatre di via Giulia. Da venerdì 12 a domenica 14 dicembre, l’attore e regista Roberto Maria Azzurro porterà in scena “Scende giù per Toledo”, progetto da lui firmato e apprezzato dalla critica, tratto dal romanzo di Giuseppe Patroni Griffi.
Sullo sfondo di una Napoli negli anni ’70, Rosalinda Sprint è un femminiello che vive in un modesto appartamento a Montecalvario, poco distante dalla patinata e scintillante via Toledo. Si prostituisce per sbarcare il lunario e, come molte sue colleghe, conduce una vita solitaria e spesso piena di umiliazioni. Ma sopporta tutto con la sua forza e il suo carattere e con l’aiuto delle “sue amiche” dai nomi altisonanti: Marlene Dietrich, Camomilla Schultz, Maria Stuarda, Sayonara, Rossicago, Maria Callas, tutte femminielli come lei. Ogni tanto passeggia per la città e trova svago nelle sue uscite in barca a Posillipo, dove però è spesso vittima della discriminazione dei napoletani “alfa” oppure, è infastidito da squallide richieste di sesso da parte di clienti occasionali…
Note di regia
Saranno le parole del grande Giuseppe Patroni Griffi, e del suo primo romanzo “Scende giù per Toledo” a immergerci nelle strade di Napoli, per raccontare la storia di Rosalinda Sprint, e condurci nelle cosiddette pieghe dell’anima di questo personaggio antesignano di tutti i travestiti di Moscato e di Ruccello. Rosalinda Sprint, gracile e titanica creatura che emerge sopra tutte le figure dei cosiddetti femminielli napoletani, per fragile possanza e isterico ma innocente romanticismo. Ma non il solito travestito napoletano sboccato degli Anni Settanta, bensì una maschera tragica tra i racconti degli amori rapidi e carnali, buffi e scandalosi di Rosalinda Sprint: il suo girovagare nella notte, i suoi amori impossibili, le sue “amiche” grottesche eppur così umane, il suo viaggio dai quartieri di Napoli fino alle scogliere di Dover dove i suoi sogni impossibili si infrangeranno senza scampo e senza amore. Giacché per Rosalinda Sprint la solitudine è l’unico infelice approdo cui si possa auspicare.
Dunque la vicenda sarà a tratti raccontata e a tratti interpretata e quindi vissuta, sicché ci troveremo davanti alla magia di una storia malinconica ma molto divertente, dove colui che racconta diventa lo stesso protagonista davanti agli occhi increduli dello spettatore.







