A Lucignano nasce l’UFF, il festival sotterraneo del cinema libero e indipendente

Simone Grazzi e Jacopo Bucciantini

Dal 23 al 25 ottobre 2025 il Teatro Rosini di Lucignano ospiterà la prima edizione di UFF… Underground Film Festival, una nuova rassegna dedicata al cinema indipendente, viscerale e lontano dalle logiche del mercato. Un evento che intende dare voce ai linguaggi più autentici e sperimentali della settima arte.

Ideato dai registi Simone Grazzi e Jacopo Bucciantini con il patrocinio del Comune di Lucignano, UFF si presenta come uno spazio di libertà creativa, aperto a autori e autrici, studenti e studentesse, appassionati e professionisti desiderosi di riscoprire il piacere di immaginare e creare senza vincoli.

Tra i generi protagonisti figurano horror, fantascienza, surreale, videoart e cinema sperimentale, con premi assegnati da sei giurie di qualità composte da esperti del settore cinematografico e culturale. UFF non cerca il glamour, ma verità, rischio e nuovi sguardi: un festival che non vuole competere con il mainstream, bensì accendere un lume nel sottosuolo del cinema.

Il programma dell’UFF

  • 23 ottobre – Apertura con il documentario Postcards from Ukraine di Sieva Diamantakos, alla presenza dell’autore. A seguire, maratona notturna di cortometraggi horror e fantascientifici in concorso.
  • 24 ottobre – Giornata dedicata alle videoinstallazioni artistiche e ai corti sperimentali, con proiezione serale del classico Milano trema: la polizia vuole giustizia di Sergio Martino, alla presenza del protagonista Luc Merenda. In particolare, nella nottata del 24 ottobre ci sarà la seconda maratona di film surreali e lungometraggi indipendenti tra cui “The Mirror of Princes” – scritto e diretto dall’artista Rubens Francesco Giusberti, bolognese di origine ma da anni attivo nella scena artistica romana.
  • 25 ottobre – Proiezione delle installazioni di lunga durata, cerimonia di premiazione e chiusura con il film L’antefatto alla Pandora del regista Alessio Martino, accompagnato dal compositore Luigi Casale.

Jacopo Bucciantini, uno dei direttori artistici del festival, spiega la filosofia alla base del progetto: “Sono diversi anni, oramai, che lavoro nell’ambito dei festival. Per quanto comprensibile, trovo avvilente la logica secondo cui riempire la sala di pubblico debba essere il fine ultimo dell’evento. È questa prospettiva, infine, che appiattisce l’offerta culturale delle manifestazioni, così come appiattisce il mondo della produzione audiovisiva tutta. Forse è un’idea folle ma, per una volta, abbiamo voluto credere in qualcosa senza dare peso all’attrattiva che potrebbe esercitare ma che crei uno spazio autentico per chi ama la settima arte nella sua interezza”.

Durante le tre giornate, il Teatro Rosini si trasformerà in un epicentro di proiezioni, incontri e installazioni di videoarte, ospitando autori e pubblico in un dialogo creativo e informale.

“UFF… Underground Film Festival è la nostra idea di festival. Una rassegna dedicata alla valorizzazione del cinema indipendente, sperimentale e di ricerca. Un evento rivolto a chi ama quel momento in cui si spengono le luci e, nel silenzio, iniziano a scorrere le immagini di un film”. Con queste parole Simone Grazzi, fondatore e direttore artistico, racconta lo spirito che anima l’iniziativa.

UFF non è solo una rassegna cinematografica, ma anche un progetto formativo: coinvolgerà scuole medie e licei del territorio con laboratori e incontri dedicati alla cultura visiva e all’alfabetizzazione cinematografica, per avvicinare i più giovani al linguaggio del cinema d’autore.

A rimarcare il valore culturale dell’iniziativa è l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Lucignano, Stefano Cresti:
“Lucignano continua a scommettere sulla cultura come motore di identità e innovazione. UFF rappresenta un esperimento coraggioso e stimolante, che unisce giovani autori, professionisti e pubblico in un dialogo creativo. Il nostro Teatro Rosini si trasforma in un laboratorio di idee, dove la ricerca e la libertà espressiva diventano protagoniste. È questo il tipo di cultura che vogliamo sostenere: viva, autentica e capace di guardare oltre la superficie”.