Sottoscritti nella prefettura di Catanzaro, alla presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, i protocolli di legalità che disciplinano le attività di vigilanza e controllo nella fase di affidamento e realizzazione dei nuovi ospedali della Sibaritide, Vibo Valentia, Piana di Gioia Tauro e Locri.
A firmare i protocolli sono stati il direttore della Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno Paolo Canaparo, il commissario delegato per l’attuazione degli interventi sulla sanità calabrese Roberto Occhiuto, e i prefetti di Reggio Calabria, Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro.
I protocolli danno attuazione alle linee guida adottate dal Comitato di coordinamento per l’Alta sorveglianza Infrastrutture e Insediamenti prioritari e sono previsti dall’ordinanza della Protezione civile del 13 marzo 2025. L’obiettivo è rafforzare i controlli e la prevenzione antimafia nelle fasi più esposte delle grandi opere, con particolare attenzione alle attività di cantiere, alle forniture di materiali sensibili come il calcestruzzo, allo smaltimento dei rifiuti e al reclutamento e alloggiamento del personale. Questi aspetti, spesso ad alto rischio di infiltrazione criminale, sono oggetto di una vigilanza potenziata e di protocolli innovativi.
Il sottosegretario Ferro ha spiegato che l’intento dei protocolli è “rafforzare la prevenzione e la vigilanza in una fase cruciale come quella dell’apertura e dello svolgimento dei cantieri, quando le pressioni della criminalità organizzata tendono ad intensificarsi, spesso con minacce e atti violenti”. Particolare attenzione viene data alle cosiddette “zone grigie”, dove non emergono violazioni evidenti ma possono annidarsi irregolarità che segnalano infiltrazioni più profonde.
I protocolli prevedono inoltre misure per la legalità e la sicurezza sul lavoro, per contrastare fenomeni di sfruttamento e di lavoro irregolare, attraverso un presidio attivo affidato alla Struttura per la prevenzione antimafia del Ministero dell’Interno.
Il prefetto Canaparo ha sottolineato che, per la prima volta, il modello di prevenzione rafforzata già applicato alla ricostruzione post-sisma e alle Olimpiadi di Milano-Cortina viene esteso all’edilizia sanitaria e in una regione del Sud. “Le misure di prevenzione – ha dichiarato – sono state ulteriormente rafforzate in sede di vigilanza sulla gestione dei lavori e dei servizi, fin dalla fase della pre-cantierizzazione”.
Alla sottoscrizione di oggi seguiranno ulteriori intese riguardanti gli interventi di edilizia nelle aziende sanitarie di Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro, Cosenza e Polistena. La Calabria si dota così di nuovi strumenti per garantire legalità e trasparenza nella realizzazione di infrastrutture fondamentali per la salute dei cittadini.