In Umbria le cave diventano alveari: premiato il concorso “Dolce Miele”

Le cave umbre si trasformano in laboratori di biodiversità e sostenibilità. Alla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Pila si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso regionale “Dolce Miele – I mieli millefiori prodotti in cava”, promosso dal Garden Club Perugia con il patrocinio dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

L’iniziativa rappresenta il punto d’arrivo del progetto “Proud to Bee Quarry”, un’esperienza pionieristica che unisce tutela ambientale e rigenerazione dei siti estrattivi, attraverso l’installazione di alveari e arnie all’interno di cave e miniere umbre, sia attive che dismesse. L’obiettivo è restituire vita e valore ai territori estrattivi, facendo delle api un indicatore naturale di qualità ambientale e salute dell’ecosistema.

Thomas De Luca, assessore regionale, ha sottolineato l’importanza dell’esperimento: “La Regione Umbria si conferma un laboratorio di innovazione ambientale. Con questo progetto dimostriamo che i luoghi dell’estrazione possono diventare luoghi della rigenerazione. Le cave possono tornare a essere ambienti vivi, capaci di generare valore naturalistico, economico e sociale”.

Il progetto ha già portato alla collocazione di 250 arnie in oltre 30 cave del territorio regionale. Il cavalier Simone Padella, ingegnere capo della Polizia mineraria, ha evidenziato come la sinergia tra imprese estrattive e tutela ambientale rappresenti “la chiave di un nuovo modello di sviluppo sostenibile”. Il concorso, che ha visto la partecipazione di 21 mieli, ha premiato i migliori prodotti millefiori in base a criteri sensoriali e di riambientamento naturalistico.

I vincitori dell’edizione 2025 sono Cava loc. Pontecane di Fratta Todina – FBM spa, poi la Cava San Marco di Perugia – Piselli Cave srl e al terzo posto la Cava Monte Petroso di Perugia – Marinelli A. – Calce Inerti srl. Una sinergia tra istituzioni, imprese e associazioni che trasforma la rigenerazione ambientale in un atto concreto di sostenibilità e innovazione, con il miele come simbolo della rinascita del paesaggio umbro.