Incendi a Cassano, il sindaco: “Sistema da ripensare, encomio ai soccorritori”

“Monsignor Savino coglie nel segno: l’emergenza incendi è anzitutto una crisi di valori, ma anche il segnale di un sistema da ripensare radicalmente, sia nella prevenzione che nella repressione”. Così Gianpaolo Iacobini, sindaco di Cassano all’Ionio, commenta l’intervento del vescovo cassanese dopo l’incendio che ha minacciato il santuario della Madonna della Catena, un dramma già vissuto in passato che stavolta si è fermato a pochi metri dalle mura grazie al lavoro dei frati custodi, di molti cittadini, della Polizia Locale, delle associazioni di volontariato, della squadra comunale di manutenzione e poi dei Vigili del Fuoco e dei mezzi aerei di Calabria Verde.

“Per quanti, con sprezzo del pericolo, si sono prodigati per salvare il santuario – annuncia il sindaco – proporrò un encomio solenne nei prossimi giorni”. Ma l’emergenza, avverte Iacobini, riguarda tutto il territorio, colpito ormai quasi quotidianamente da roghi: “Non sono fatalità, ma atti che rappresentano una vera e propria guerra contro lo stato di diritto, la natura e la nostra comunità”.

Il primo cittadino insiste sulla necessità di pene più certe e severe, di un’attività di controllo e prevenzione più incisiva – “non delegata solo ai Comuni, privi di mezzi e risorse” – e invita a rivedere le scelte che hanno portato alla soppressione del Corpo Forestale, così come a riattivare il presidio dei Vigili del Fuoco a Trebisacce e a coinvolgere pastori e cacciatori nella tutela dell’ambiente, prendendo esempio da esperienze positive in Aspromonte.

Iacobini conclude: “Le mie proposte sono solo uno spunto: servono confronto istituzionale, dialogo con il mondo dell’associazionismo e con le agenzie educative, per difendere il Creato e garantire giustizia, ambiente, sviluppo per tutta la comunità”.