Grotte di Castro pronta a tornare indietro nel tempo. Dal 24 al 25 ottobre, infatti, la comunità celebrerà la Rievocazione storica dell’arrivo della statua della Madonna del Suffragio, un evento che unisce storia, devozione e identità locale, riproposto quest’anno in occasione del Giubileo 2025. Una scelta che non è solo simbolica: la Basilica Santuario dedicata alla Madonna del Suffragio è stata insignita del titolo di Chiesa Giubilare, riconoscimento che sottolinea il valore spirituale di questo luogo per l’intero territorio.
La rievocazione non è nuova, ma la sua storia recente è giovane. La prima edizione risale al 2016, quando il paese celebrò i quattrocento anni dall’arrivo della Sacra Effigie, giunta a Grotte di Castro nel 1616. Allora, come oggi, l’obiettivo era ricostruire nel modo più fedele possibile un episodio che ha segnato profondamente la vita del borgo. A permettere questa ricostruzione sono i documenti antichi: le Memorie conservate per secoli nell’Archivio Storico della Basilica e soprattutto gli Annali dei Padri Cappuccini, trascritti nel Manoscritto del Canonico Cini, che raccontano in dettaglio la venuta della Madonna lungo la ripida strada della Porta di Sotto, oggi San Giacomo.
È proprio qui che, secondo la cronaca, avvenne il primo prodigio: la folla, impaziente di vedere l’immagine di Maria, si accalcò sulla rupe facendola cedere. Una caduta che avrebbe potuto provocare decine di vittime, ma che invece non causò alcun ferito. Un evento interpretato come un segno miracoloso, che segnò l’inizio della grande devozione popolare verso l’effigie. Da quel momento, i pellegrinaggi — documentati già dal 30 maggio 1616 — si moltiplicarono, coinvolgendo confraternite e fedeli dei paesi vicini. Persino il Cardinale Odoardo Farnese divenne protettore della comunità, seguendo da vicino lo sviluppo del culto.
Oggi quell’eredità rivive in una nuova forma, capace di unire storia, spiritualità e partecipazione collettiva. La rievocazione si svolgerà nella suggestiva località San Giacomo – Frabello, seguendo il percorso originario dell’effigie lungo l’antica via Cassia. Nei giorni precedenti, il borgo si vestirà di passato: scenografie d’epoca, costumi seicenteschi, un carro agricolo trainato da buoi per trasportare la copia della statua, come accadeva quattro secoli fa.
Il corteo, arricchito dalla presenza del Corteo Storico Farnesiano, nato nel 1998 proprio in occasione della festa decennale della Madonna del Suffragio, attraverserà campagna e centro storico accompagnato da tamburini, sbandieratori, chiarine e figuranti. Le confraternite guideranno il cammino con canti e preghiere, mentre gruppi teatrali rappresenteranno scene di vita del XVII secolo: lavandaie, pellegrini, contadini, nobili, artigiani. Un viaggio immersivo, in cui non mancheranno anche i racconti degli anziani del paese, custodi di memorie tramandate nel tempo.
L’ingresso in paese sarà il momento più carico di emozione: i fedeli accoglieranno la statua nel cuore di Grotte di Castro, dove si terrà una celebrazione liturgica e un momento di preghiera collettiva. A chiudere l’evento, la solenne cerimonia nella Basilica e, come da tradizione, uno spettacolo pirotecnico che illuminerà la notte del borgo.
La rievocazione dell’arrivo della Madonna del Suffragio è più di un appuntamento religioso: è una narrazione condivisa, un modo per ritrovare le radici di un popolo e riconoscersi nella sua storia. Un evento che unisce passato e presente, fede e comunità, memoria e identità. Grotte di Castro si prepara a riviverlo, con la stessa attesa e la stessa gratitudine che animarono i suoi abitanti nel lontano 1616.







