Si chiude Jazz’Inn 2025: Roma Capitale protagonista con Julia e i Premi “Visioni Resilienti” 

Jazz’Inn 2025

 Si è conclusa a Campobasso la nona edizione di Jazz’Inn, il living lab promosso dalla Fondazione Ampioraggio che, da quasi un decennio, porta il dibattito sull’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo dei territori nei borghi italiani.

L’edizione 2025, promossa dal Comune di Campobasso insieme ad altri tredici comuni, con il patrocinio della Regione Molise e in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura, ha trasformato per cinque giorni il territorio molisano in un grande laboratorio a cielo aperto, animato da incontri tra startup, imprese, istituzioni e comunità locali. Tavoli di open innovation, talk e momenti di confronto hanno attraversato la città, intrecciandosi con la dimensione culturale e conviviale che da sempre caratterizza il format, tra performance, arte e serate jazz.

Nel corso delle giornate sono state presentate le 58 sfide selezionate, che hanno spaziato dall’innovazione digitale alla rigenerazione dei borghi, dalla sostenibilità all’intelligenza artificiale, fino ai temi del turismo, della cultura e della coesione sociale. 

Il dialogo tra startup, grandi aziende e istituzioni ha offerto una visione condivisa sui nuovi modelli di sviluppo per le aree interne e i territori marginali, mettendo in luce opportunità e sfide legate alle politiche europee e al PNRR. I laboratori e le “pillole di innovazione” dedicate ad AI, cybersecurity, valorizzazione delle produzioni tipiche e sostenibilità hanno permesso di esplorare in modo concreto l’impatto dell’innovazione nei contesti locali. Un momento significativo è stato anche quello dedicato ad AI Magister, il Polo Europeo di Innovazione Digitale (EDIH) dedicato all’AI, sostenuto da un finanziamento MIMIT di 5 milioni di euro e parte della rete europea degli EDIH, che ha l’obiettivo di favorire investimenti in innovazione e di promuovere il trasferimento di conoscenza tra università e imprese.

Roma Capitale – case giver onorario dell’edizione 2025 – ha rappresentato il ponte simbolico tra le aree interne e le grandi città, portando a Campobasso la sfida “Julia”, l’assistente virtuale sviluppata dall’amministrazione per fornire ai cittadini informazioni su mobilità, cultura, servizi, sicurezza e sanità.

Il dialogo nato attorno a Julia ha offerto un esempio concreto di come l’innovazione digitale possa essere strumento di coesione tra territori diversi, mettendo in relazione l’esperienza dei borghi, basata sulla prossimità e sul contatto diretto con le comunità, e la complessità di una grande metropoli che punta a diventare laboratorio di governance intelligente e partecipazione civica.

Il passaggio di testimone da Campobasso a Roma, che ospiterà l’edizione 2026 di Jazz’Inn Capitale, è diventato così il simbolo di un nuovo dialogo tra le aree interne e le città metropolitane: due dimensioni che non si contrappongono, ma si completano, contribuendo a disegnare un’unica geografia dell’innovazione nazionale.

Antonella Melito, Vice Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica, ha sottolineato come l’esperienza di Jazz’Inn rappresenti un’occasione preziosa per valorizzare strumenti come Julia. Dalla riflessione collettiva è emersa la necessità di dare continuità al progetto, integrandolo con nuovi servizi e orientandolo verso una piena applicazione nella visione di una Roma smart city, in cui i cittadini diventino veri e propri smart citizen. L’obiettivo, condiviso dai partecipanti, è fare di Julia non solo un supporto digitale, ma anche un patrimonio informativo e identitario della città, capace di coniugare innovazione, accessibilità e tutela dei dati pubblici.

Allo stesso tavolo di lavoro, Riccardo Corbucci, Presidente della Commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione Tecnologica, ha rimarcato il valore dell’incontro come primo momento di co-progettazione dedicato a Julia, destinato a proseguire nei prossimi mesi fino a Jazz’Inn Capitale. Dalla discussione sono emerse proposte concrete e nuovi spunti collaborativi, capaci di arricchire la visione istituzionale con quella di imprese, startup e cittadini. Un confronto che ha espresso in modo tangibile il senso più profondo dell’innovazione sociale: costruire soluzioni condivise per rispondere a bisogni reali delle comunità.

“Ogni edizione di Jazz’Inn testimonia che il futuro dell’innovazione italiana passa dalla capacità di rigenerare i legami tra conoscenza e comunità. L’innovazione non è solo una leva economica, ma un progetto culturale e civile: nasce nei territori, cresce nel dialogo tra pubblico e privato e si consolida nella fiducia reciproca. È in questa prospettiva che Fondazione Ampioraggio continuerà a operare, affinché borghi e città diventino i veri motori di una modernità inclusiva, sostenibile e condivisa.”  Giuseppe De Nicola, Direttore Generale di Fondazione Ampioraggio. 

Per la nona volta abbiamo avuto la conferma della forza attrattiva di Jazz’Inn, capace di richiamare persone e realtà da tutta Italia anche in territori complessi da raggiungere, come il Molise, che da anni vive una grande difficoltà infrastrutturale. L’ecosistema Ampioraggio ha consolidato la mia convinzione che la vera innovazione non risieda solo nella tecnologia, ma nella capacità di fare squadra, di unire competenze, intelligenze e sensibilità per generare relazioni autentiche e risultati concreti. Ora, in vista dell’appuntamento di Roma nel 2026, analizzeremo i risultati di questa edizione per porre le basi di nuovi investimenti e rafforzare ulteriormente il legame tra comunità, territori e futuro.” Giovanna Ruggiero, Presidente di Fondazione Ampioraggio

I Premi “Visioni Resilienti”

Nel corso delle  giornate sono stati assegnati, come da tradizione, i Premi “Visioni Resilienti”, il riconoscimento ideato dalla Fondazione Ampioraggio per celebrare persone e organizzazioni che incarnano lo spirito di Jazz’Inn: la capacità di affrontare il cambiamento con creatività, radicamento e visione.
Ogni giorno, un premio diverso ha raccontato un modo di fare impresa, cultura o innovazione capace di trasformare le sfide in opportunità.

I vincitori dell’edizione 2025 sono stati:

La Molisana – Per aver creato un modello di impresa 100% Made in Italy che ha coniugato innovazione e tradizione in modo sano e competitivo, valorizzando il territorio di appartenenza e portando l’azienda a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale nel proprio settore.

Dimensione Srl – Per aver dimostrato che da un’area minore del Paese si può generare innovazione di frontiera, realizzando il progetto di connettività più competitivo a livello nazionale e offrendo a tutti i paesi della regione l’opportunità di ridurre il digital divide. Un percorso nel quale l’azienda ha reinvestito risorse sul territorio e creato occasioni di lavoro per decine di giovani, contribuendo a rafforzare coesione e sviluppo locale.

Ristorante La Pergola di Gesualdo (AV) – Per l’impegno dei due gestori nel non aver abbandonato la propria terra e trasformato l’amore per il territorio in un progetto enogastronomico innovativo, riconosciuto a livello nazionale, divenuto esempio per altri e promotore di identità locale, accoglienza e resilienza delle comunità interne, dimostrando come la solidità delle proprie radici sia un valore da tutelare.

To Be Srl – Per aver dimostrato, da giovani startupper, la capacità di sviluppare e portare avanti con testardaggine, visione e resilienza il progetto LiFi, fino a renderlo una delle punte più avanzate dell’innovazione italiana. Un modello reale di imprenditoria innovativa capace di ispirare nuove generazioni e affermarsi in contesti nazionali e internazionali.

Appia Regina Viarum – Per aver conseguito il riconoscimento UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità per l’antica strada che collega Roma a Brindisi e per l’impegno costante nel valorizzare un tracciato che, ancora oggi, rappresenta una via di comunicazione capace di unire storia, cultura, turismo e sviluppo locale.

Grazie al sostegno di Loreb Produzioni, socio della Fondazione, sono stati realizzati sia lo spettacolo conclusivo sia l’evento al Teatro del Loto.