Bonifici istantanei, scatta la verifica preventiva: prima dell’ultimo click il sistema controllerà il beneficiario

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Dal prossimo autunno cambierà il modo di fare i bonifici, soprattutto quelli istantanei. Prima di completare l’operazione e cliccare sul tasto “invia”, il sistema della banca dovrà effettuare una verifica preventiva del beneficiario, controllando in tempo reale che Iban e dati anagrafici corrispondano. È una piccola rivoluzione per milioni di correntisti, abituati a spostare denaro in pochi secondi, spesso senza pensarci troppo, e che ora dovranno fare i conti con un passaggio in più.

La novità arriva dieci mesi dopo l’entrata in vigore dell’obbligo per gli istituti di credito di offrire i bonifici lampo senza costi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari. Dal 9 gennaio scorso, chiunque può trasferire denaro all’istante, in qualunque ora del giorno e della notte. Una comodità enorme, che però nasconde un rischio evidente: un bonifico istantaneo non si può annullare. Una volta premuto il pulsante, il denaro parte e in una manciata di secondi è nelle mani di qualcun altro, senza possibilità di ripensamento. Un errore di digitazione o una truffa ben orchestrata possono trasformarsi in un danno immediato.

Proprio per ridurre questo pericolo, l’Associazione bancaria italiana ha pubblicato una guida che spiega come funzionerà la nuova protezione. Quando si inserirà un Iban e il nome del destinatario, la banca avviserà in tempo reale se i dati corrispondono, se ci sono discrepanze o se non è possibile effettuare il controllo. In questo modo, il cliente avrà l’opportunità di accorgersi subito di eventuali errori, come un numero sbagliato nell’Iban o un conto chiuso, prima che sia troppo tardi.

L’obiettivo è duplice. Da un lato, si vogliono evitare i casi di banali sviste, come un codice digitato male o un beneficiario confuso con un altro. Dall’altro, si cerca di alzare uno scudo contro le frodi lampo, quelle in cui i truffatori convincono la vittima a fare un bonifico urgente, magari spacciandosi per un parente in difficoltà o per un funzionario della banca, e spariscono nel giro di pochi secondi.

In passato, i correntisti traditi da questi raggiri potevano solo affidarsi alla buona volontà del destinatario o sperare in un recupero complesso e spesso tardivo. Con la verifica preventiva, invece, le banche assumono un ruolo più attivo nella tutela dei clienti, offrendo loro un’ultima occasione per fermarsi e riflettere prima che il click diventi definitivo. Non basterà a eliminare tutte le truffe, perché l’ingegno criminale corre veloce, ma ridurrà le possibilità di finire intrappolati in un bonifico di cui pentirsi subito dopo.

Il nuovo sistema diventa così una sorta di semaforo digitale. Non promette miracoli, ma offre un momento di consapevolezza in più. Per molti correntisti, abituati a muovere denaro con la stessa leggerezza con cui inviano un messaggio sul telefono, potrebbe fare la differenza tra un’operazione sicura e una corsa disperata dietro a soldi già volati via.