Il ministro del lavoro Marina Calderone celebra i segnali positivi dal mondo del lavoro, con la disoccupazione al minimo storico. Commentando i dati Istat tramite una nota, Calderone ha evidenziato il calo degli inattivi e l’aumento dei contratti a tempo indeterminato. “Si tratta di fatti importanti per tutto il Paese”, ha sottolineato, indicando un trend che promette continuità per il futuro.
Disoccupazione al minimo
I dati Istat pubblicati oggi confermano un miglioramento significativo del mercato del lavoro italiano. “Colpisce il minimo storico raggiunto dal numero assoluto dei disoccupati”, ha dichiarato Calderone. Questo risultato segna un punto di svolta, con il tasso di disoccupazione che si attesta a livelli mai visti prima, riflettendo una ripresa economica sostenuta e una maggiore fiducia nel sistema occupazionale.
Calo degli inattivi
Un altro dato rilevante è la riduzione degli inattivi, ovvero coloro che non cercano attivamente lavoro. “Il calo degli inattivi mostra un trend positivo che dovrebbe proseguire”, ha affermato Calderone. Questo indica una crescente partecipazione al mercato del lavoro, con più persone che tornano a cercare occupazione, spinte da opportunità concrete e da un contesto economico più favorevole.
Contratti stabili in crescita
La ministra ha evidenziato che “la stragrande maggioranza dei nuovi posti di lavoro sono a tempo indeterminato”. Questo dato sottolinea la qualità dell’occupazione generata, con un focus sulla stabilità lavorativa che rafforza la sicurezza economica dei lavoratori. Le politiche attive del governo, come il programma GOL e la piattaforma SIISL, hanno contribuito a questi risultati, favorendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Un segnale per il futuro
“Si tratta di fatti, importanti per tutto il Paese”, ha concluso Calderone, sottolineando l’impatto positivo di questi dati sull’economia nazionale. Il trend occupazionale, con una disoccupazione al minimo e un aumento dei contratti stabili, rappresenta una base solida per il futuro. L’Italia si conferma un modello di crescita, con il lavoro al centro delle strategie del governo per una ripresa duratura e inclusiva.