Nonostante l’incertezza economica, nel 2024 la finanza locale segna un ulteriore passo avanti: crescono le riscossioni tributarie, calano i trasferimenti statali e aumentano gli investimenti, soprattutto grazie ai fondi del Pnrr. Lo rileva la Relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria di Comuni, Province e Città metropolitane, che ha analizzato i rendiconti di 7.489 enti locali.
Più entrate tributarie, meno dipendenza dallo Stato
Tra il 2021 e il 2024, i Comuni italiani hanno visto un aumento del 14% nelle riscossioni e nei pagamenti, con una crescita della liquidità del 27,8%. La Corte dei conti sottolinea anche una minore dipendenza dalle anticipazioni di tesoreria (-41,5%) e dalla cassa vincolata, segno di una gestione più equilibrata e autonoma rispetto al passato.
Pnrr e fondi per scuola e infrastrutture sociali trainano la ripresa
La spinta principale arriva dal Pnrr: le entrate e le spese in conto capitale sono cresciute rispettivamente del 55% e del 70%, con la maggior parte dei fondi destinata a istruzione e infrastrutture sociali. Il risultato di amministrazione dei Comuni nel 2023 ha raggiunto i 60 miliardi di euro, grazie anche a una crescita del fondo cassa e dei residui attivi. Si riduce il disavanzo disponibile, anche se oltre 900 Comuni restano in difficoltà e serve attenzione per garantire la sostenibilità finanziaria nel lungo periodo.
Prospettive positive per il 2025, ma restano criticità
Per il 2025 la Corte dei conti prevede un ulteriore miglioramento dei conti pubblici, con una riduzione del deficit e un rafforzamento dell’avanzo primario, nonostante un aumento della spesa per interessi. Resta però la necessità di interventi mirati per i Comuni che presentano ancora situazioni di criticità finanziaria, per consolidare una ripresa che, seppur solida, non riguarda ancora tutto il territorio.