Con l’approvazione in Conferenza Unificata, arriva il via libera al Conto Termico 3.0, il nuovo decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che aggiorna il sistema di incentivi per gli interventi di piccole dimensioni finalizzati all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili negli edifici.
Il provvedimento fissa un tetto di spesa annua pari a 900 milioni di euro, suddivisi tra 400 milioni per le pubbliche amministrazioni e 500 milioni per soggetti privati.
“È uno strumento strategico per la decarbonizzazione e il risparmio energetico – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto – e con il Conto Termico 3.0 lo rendiamo ancora più semplice, accessibile ed efficace per PA, cittadini e imprese.”
Il decreto introduce importanti semplificazioni procedurali, amplia la platea dei beneficiari, aggiorna le tipologie di interventi agevolabili e adegua i massimali di spesa ai nuovi costi di mercato. Vengono equiparati gli enti del Terzo Settore alle pubbliche amministrazioni, estendendo così l’accesso agli incentivi anche per edifici non residenziali privati.
Tra le novità più rilevanti anche l’incentivazione di impianti solari fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica elettrica, purché installati insieme alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche.
La copertura media delle spese ammissibili è del 65%, ma può arrivare al 100% per scuole, ospedali e strutture pubbliche in Comuni con meno di 15.000 abitanti.
Infine, il Conto Termico 3.0 apre agli incentivi anche attraverso Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo. Il GSE aggiornerà il portale per le richieste entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto.