Dl Infrastrutture, rinviato lo stop ai diesel Euro 5

Il decreto Infrastrutture approda alla Camera con il voto di fiducia e numerose novità: dal rinvio dello stop ai diesel Euro 5 alle norme su Ponte sullo Stretto, autovelox e stagione balneare.

Il provvedimento contiene un ampio pacchetto di misure che toccano trasporti, ambiente, sicurezza stradale e grandi opere. Il blocco alla circolazione per le auto diesel Euro 5, previsto per ottobre, slitta di un anno e interesserà solo i Comuni con più di 100.000 abitanti. Le Regioni coinvolte – Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna – potranno compensare l’aumento delle emissioni con misure alternative. Il rinvio riguarda l’8,8% del parco auto circolante, secondo i dati del Codacons.

Tra le modifiche approvate, torna in elenco la società Stretto di Messina come stazione appaltante qualificata per il Ponte sullo Stretto. La norma inizialmente includeva modifiche sui controlli antimafia, poi stralciate dopo il parere negativo del Quirinale.

Sul fronte sicurezza stradale, il decreto introduce un censimento nazionale degli autovelox, per evitare un uso improprio da parte dei Comuni con finalità meramente fiscali. Confermate anche le norme per contenere il caro materiali nei contratti pubblici, con effetto dal 2025: si escludono applicazioni retroattive nei ricalcoli dei costi.

Altre novità riguardano la stagione balneare, che sarà regolata da un calendario nazionale: le Regioni potranno decidere di anticipare o posticipare l’inizio e la fine del periodo utile per il servizio di salvataggio, tra la terza settimana di maggio e quella di settembre.

Sul tema difesa, il decreto prevede una corsia accelerata per i progetti infrastrutturali con finalità militari, esonerati dalla valutazione di impatto ambientale. Tuttavia, non è stata inserita la norma che avrebbe permesso l’aggiramento dei controlli preventivi della Corte dei Conti sugli appalti militari, né quella – molto discussa – sull’aumento dei pedaggi per finanziare l’Anas.

Spazio anche a interventi su opere incompiute, sicurezza ferroviaria e stradale, e una lunga serie di finanziamenti per infrastrutture locali: 8 milioni per la linea FL3 Roma Tiburtina-Viterbo, fondi per la galleria Guinza e per il collettore del Lago di Garda, 100 milioni per la SS100 Bari-Taranto, misure per il Traforo del Gran Sasso e il nuovo Ponte dell’Olla in Piemonte. La tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria riceve 15 milioni nel triennio 2026-2028 per progetti di riqualificazione urbana, mentre il vertice di Anas sarà commissario straordinario per l’autostrada A2.