Dopo la registrazione alla Corte dei Conti, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul proprio sito il decreto relativo al meccanismo Energy Release, aggiornato a seguito del confronto con la Commissione Europea. Il provvedimento segna un passaggio decisivo per l’avvio dell’Energy Release 2.0, lo strumento pensato per coniugare la promozione delle fonti rinnovabili con il sostegno alle imprese più esposte ai costi energetici.
Sostegno alle imprese e promozione delle rinnovabili
“Con la pubblicazione del decreto si completa un passaggio fondamentale per rendere operativo l’Energy Release 2.0, uno strumento che coniuga la promozione delle rinnovabili con il sostegno concreto alle imprese più esposte ai costi energetici”, ha dichiarato il Ministro Gilberto Pichetto. “Entro l’anno garantiremo alle aziende energivore l’accesso anticipato a energia rinnovabile a prezzo calmierato – ha aggiunto – mentre nei primi mesi del 2026 avvieremo la procedura per i nuovi impianti destinati alla restituzione dell’energia: un meccanismo innovativo che rafforza la sicurezza energetica nazionale, accelera gli investimenti nelle fonti pulite e contribuisce alla competitività del nostro sistema industriale”.
Le prossime tappe
Entro la metà di novembre, il MASE approverà le regole operative aggiornate del GSE insieme agli schemi contrattuali che disciplineranno l’anticipazione e la successiva restituzione dell’energia rinnovabile a 65 euro/MWh. L’obiettivo è arrivare entro la fine dell’anno alla sottoscrizione dei contratti per l’anticipazione del beneficio alle imprese energivore, sostenendo così la competitività del sistema produttivo nazionale. Nei primi mesi del 2026, invece, sarà avviata la procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili, destinati alla restituzione dell’energia anticipata. Gli impianti dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti. L’Energy Release 2.0 rappresenta quindi un pilastro strategico della politica energetica italiana, capace di sostenere la transizione verde e rafforzare il legame tra sviluppo industriale e sostenibilità.







