La conferenza dei servizi convocata per la nuova autorizzazione integrata ambientale (Aia) dello stabilimento ex Ilva di Taranto valuterà la situazione “in base alla condizione attuale”. Lo ha dichiarato il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin, precisando che “se le condizioni cambiano, rispetto a ipotesi diverse per la produzione, quello si valuterà”. E ha aggiunto: “Certamente, se cambiano le condizioni, dovrà cambiare pure l’Aia”.
Intanto, da Bari, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha lanciato un duro atto d’accusa: “Appena ti allontani un po’ da Taranto e dalla fabbrica, la vicenda dell’ex Ilva non interessa più a nessuno. Quello che Taranto è stata costretta a soffrire in termini di martirio viene ignorato e sottovalutato, nonostante l’intervento della magistratura e lo sforzo collettivo per superare la crisi sanitaria, ambientale e sociale”.
Sul futuro del polo siderurgico è intervenuta anche la sindaca di Genova Silvia Salis, che oggi a Roma ha incontrato il ministro delle imprese Adolfo Urso. Al centro del confronto, gli sviluppi sull’ex Ilva e il percorso verso la piena decarbonizzazione degli impianti, in vista della definizione dell’Accordo di programma previsto per il 31 luglio, con il coinvolgimento delle amministrazioni nazionali e locali della Puglia.
Urso e Salis hanno discusso anche delle prospettive per lo stabilimento di Genova-Cornigliano, valutandone il ruolo strategico nell’approvvigionamento di altri impianti del Nord Italia, tra cui Novi Ligure e Racconigi, in vista della riapertura della gara prevista per i primi giorni di agosto. Un nuovo incontro è fissato per il 22 luglio alle 9, con la presenza del presidente della Regione Liguria Marco Bucci.