Prima giornata di lavori per la Federazione FARE, protagonista al Vivere di Turismo Festival, l’appuntamento nazionale dedicato all’accoglienza extralberghiera e alla cultura dell’ospitalità, in corso al Palacongressi di Rimini. Con il tema “Cittadini ospitali, un nuovo modo di abitare il turismo, un nuovo modo di abitare il mondo”, l’edizione 2025 invita a riflettere sul ruolo del cittadino che, accogliendo l’ospite, sceglie di far parte del luogo, di custodirlo e raccontarlo.
Unica federazione e partner unitaria dell’extralberghiero, FARE (Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera) partecipa alla terza edizione del festival riminese per raccontare un nuovo turismo d’accoglienza, basato su sostenibilità, dialogo e collaborazione tra istituzioni, operatori e cittadini.
“L’extralberghiero rappresenta una comunità di cittadini pronti a essere ospitali e che hanno tutto l’interesse a esserlo”, dichiara Elia Rosciano, presidente nazionale della Federazione. “È una comunità già integrata con il territorio, che vive ogni giorno la sfida dell’accoglienza come atto di cittadinanza, fondato sulla fiducia reciproca e sulla sostenibilità. La nostra forza è nell’essere parte viva dei luoghi. Accogliere non è un mestiere, è un modo di essere”, conclude il presidente Rosciano che oggi ha preso parte alla tavola rotonda “Oltre l’overtourism: insieme per un turismo armonioso e responsabile” e sarà protagonista nello speech “Dal conflitto alla collaborazione: come ricostruire fiducia tra istituzioni e operatori”.
Con il suo stand istituzionale e tre postazioni dedicate alle delegazioni nelle macroaree, FARE garantisce la copertura geografica dell’intero territorio italiano. La Federazione rappresenta le diverse anime dell’Italia dell’accoglienza extralberghiera – dal mare ai borghi, dalle città d’arte ai territori rurali – lanciando, inoltre, il primo contest nazionale “Il nostro motto, un unico battito”, che raccoglie le associazioni confederate in una grande sfida di grafiche e citazioni sul tema dell’ospitalità diffusa. “FARE punta molto sulla territorialità – aggiunge la vicepresidente nazionale della Federazione Cinzia Capozza – anche grazie alla presenza dei rappresentanti delle macroaree in cui è suddivisa la Federazione: Nord Est, Nord Ovest, Centro, Sud e Isole. Questa organizzazione ci permette di rappresentare al meglio le istanze dei territori, raccogliendo le voci locali e trasformandole in un’unica comunità estesa, consapevole e coesa”. La Federazione partecipa inoltre al progetto editoriale collettivo “Cittadini ospitali”, un libro che raccoglie esperienze e visioni per un turismo più umano, giusto e autentico.







