Il Parlamento europeo ha approvato la revisione intermedia dei fondi di coesione per rispondere a nuove sfide europee. La misura, votata mercoledì 11 settembre 2025, consente di destinare risorse a obiettivi come difesa industriale, resilienza idrica e abitazioni accessibili. I fondi di coesione, inclusi FESR, Fondo di coesione e Fondo per la transizione giusta, hanno ricevuto 440 sì, 168 no e 52 astenuti, mentre il Fondo sociale europeo+ ha ottenuto 453 sì, 149 no e 59 astenuti.
Nuove priorità per i fondi di coesione
I fondi di coesione potranno finanziare capacità industriali di difesa, mobilità militare e preparazione civile. Per la difesa, priorità agli investimenti a duplice uso civile-militare. Si aggiungono resilienza idrica, abitazioni sostenibili, decarbonizzazione e infrastrutture energetiche. I fondi sociali supporteranno preparazione civile, difesa, cybersecurity e decarbonizzazione, ampliando l’uso per emergenze globali.
Sostegno alle regioni di confine
Per accelerare gli investimenti, previsto un prefinanziamento UE una tantum del 20% nel 2026 e cofinanziamento maggiore di 10 punti percentuali, fino al 100%. Se riassegnato almeno il 10% a nuove priorità, prefinanziamento aggiuntivo dell’1,5%, fino al 9,5% per regioni di confine con Russia, Bielorussia e Ucraina. Questo rafforza le aree orientali, garantendo risorse rapide per sicurezza e resilienza.
Limitazioni e garanzie
Investimenti verso grandi aziende in tecnologia, difesa e decarbonizzazione limitati a regioni con PIL pro capite inferiore alla media UE. I “progetti di comune interesse europeo” potranno ricevere fondi senza limiti regionali. I fondi congelati per violazioni dello stato di diritto non saranno riassegnabili a nuove priorità, mantenendo la condizionalità UE.
Verso l’approvazione finale
Una volta adottati dal Consiglio, i regolamenti entreranno in vigore il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE. I relatori Dragoș Benea e Marit Maj hanno sottolineato l’adattamento dei fondi di coesione per solidarietà europea, priorizzando difesa a duplice uso e competenze in tecnologie. La revisione intermedia dei fondi di coesione rafforza l’UE contro sfide globali, garantendo sviluppo equo.