Gli otto Paesi dell’Opec+ – Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman – hanno annunciato un significativo aumento della produzione petrolifera a partire da settembre 2025. La decisione, ufficializzata al termine di una riunione virtuale tenutasi il 3 agosto, di fatto azzera il taglio produttivo adottato nel 2023 e segue gli adeguamenti volontari già annunciati ad aprile e novembre dello scorso anno.
Il comunicato diffuso dopo l’incontro sottolinea che la scelta arriva “alla luce delle prospettive economiche globali stabili e degli attuali fondamentali di mercato solidi, come dimostrano le scorte petrolifere ridotte”. In linea con la decisione del 5 dicembre 2024 di un ritorno graduale agli adeguamenti volontari di 2,2 milioni di barili al giorno, dal 1° settembre i Paesi partecipanti effettueranno un incremento della produzione di 547 mila barili al giorno rispetto al livello di agosto. Questo aumento rappresenta il primo di quattro incrementi mensili programmati, con la possibilità di sospendere o invertire la progressione in base all’evoluzione del mercato.
Secondo quanto specificato, “la graduale eliminazione degli adeguamenti volontari aggiuntivi della produzione potrà essere sospesa o invertita in base all’evoluzione delle condizioni di mercato. Questa flessibilità consentirà al gruppo di continuare a sostenere la stabilità del mercato petrolifero”. I membri dell’Opec+ hanno inoltre ribadito l’impegno collettivo per la piena conformità alla Dichiarazione di cooperazione, inclusi i monitoraggi periodici da parte del JMMC.
L’annuncio arriva in un momento di scorte ridotte e domanda globale robusta, con i Paesi Opec+ determinati a “compensare integralmente qualsiasi volume di sovrapproduzione dal gennaio 2024” e a tenere riunioni mensili per valutare condizioni di mercato e conformità agli impegni. Il prossimo incontro è fissato per il 7 settembre 2025.