Il segretario regionale dell’UGL Lazio, Armando Valiani, propone l’estensione della Zona Economica Speciale alle province di Rieti, Viterbo, Frosinone e Latina, come leva strategica per rilanciare l’economia regionale.
Sgravi fiscali e semplificazioni per imprese e lavoratori
Secondo Valiani, l’estensione della ZES rappresenterebbe una svolta per il territorio. La misura consentirebbe condizioni più favorevoli per imprese e lavoratori, grazie a sgravi fiscali e semplificazioni amministrative che renderebbero più agevole l’avvio e la gestione delle attività economiche.
Investimenti infrastrutturali e logistica
La creazione di una Zona Economica Speciale nelle province del Lazio potrebbe catalizzare investimenti strategici sulle infrastrutture. Migliorerebbe la connettività logistica, collegando in modo più efficiente i poli produttivi con porti, aeroporti e reti nazionali, oltre a favorire l’adeguamento delle reti energetiche e digitali indispensabili alla competitività moderna.
Transizione green e digitale
Valiani ha sottolineato l’importanza di pensare la ZES come uno strumento anche per la transizione ecologica e digitale. L’incentivo a progetti di economia circolare, efficienza energetica, mobilità sostenibile e digitalizzazione dei processi produttivi genererebbe benefici non solo per le imprese, ma anche per l’ambiente.
Contrastare la desertificazione industriale
L’estensione della ZES, osserva il segretario UGL Lazio, risponderebbe anche all’urgenza di contrastare la desertificazione industriale che colpisce molte aree del territorio. La misura creerebbe nuove opportunità occupazionali qualificate, favorendo anche il ricambio generazionale grazie a politiche attive per la formazione e alla sinergia tra scuole, università e imprese.
Un impegno corale per il futuro del Lazio
Valiani ha infine evidenziato la necessità di integrare la ZES con i fondi europei e nazionali, fondamentali per finanziare infrastrutture, innovazione e progetti di partenariato pubblico-privato. «Non è solo una misura economica ma una scelta strategica per il futuro delle nostre comunità – ha dichiarato – che richiede responsabilità, visione e unità di intenti».