Sua Santità Donald I, il solo Papa che, invece di benedire, licenzia. “Tu sei benedetto, tu sei licenziato, tu sei FAKE NEWS!”
Dalla Casa Bianca all’altare, il passo è breve. Perché governare una superpotenza non gli bastava. No, Trump mira più in alto: vuole comandare anche sulle coscienze. Ma con tariffe doganali sulle anime e campagne elettorali al posto delle preghiere.
E come ogni vero Pontefice… ha i suoi miracoli!
Trasformare un comizio in una messa. L’“Evangelio secondo Donald”, dove Gesù moltiplica i panini… da McDonald’s.
E, soprattutto, il perdono eterno… purché tu indossi il cappellino rosso con scritto “Make America Holy Again”.
Ed eccolo lì, Donald Trump, seduto su un trono dorato con l’aria solenne di chi ha appena deciso il destino dell’umanità tra un tweet e una partita di golf. Solo che questa volta non indossa il suo solito completo blu e cravatta rossa: no, è vestito da Papa. Mitria in testa, croce dorata al collo, sguardo ispirato come se stesse pronunciando l’enciclica del secolo. È l’ultima metamorfosi di un uomo che sembra aver frainteso il concetto di “modestia cristiana”.
Trump travestito da Pontefice non è solo un fotomontaggio: è una sintesi perfetta del suo personaggio. Perché nella sua visione del mondo, ogni carica – anche la più sacra – è semplicemente un’altra sedia su cui sedersi e proclamare, con il tono dell’infallibilità papale, le sue verità alternative. Il Papa è il vicario di Cristo in terra? Trump, evidentemente, si vede come il vicario di sé stesso in ogni dimensione possibile.
Il culto della personalità che si è costruito attorno è più liturgico di una messa solenne. Il confine tra leader politico e figura messianica è stato abbattuto a colpi di comizi e post incendiari, con lui che si autocelebra come l’unico in grado di “salvare l’America” – una nazione che, a suo dire, è sempre sull’orlo del collasso quando non è lui a guidarla. Cosa viene dopo? Trump vestito da Mosè con le tavole della legge (versione MAGA)?
Ironia a parte, il problema è serio: l’ex presidente degli Stati Uniti ha trasformato la presidenza in un palcoscenico narcisistico, dove l’interesse pubblico è sempre subordinato al proprio ego. Il suo desiderio di onnipotenza, travestito da patriottismo, diventa pericoloso quando si insinua nella democrazia come se fosse dogma.
Dunque, eccolo lì, il “Papa Donald I”: non eletto dallo Spirito Santo, ma incoronato dal proprio ego smisurato. Un uomo che ha confuso la fede con la fedeltà – purché sia verso di lui.