Wikipedia apre ai contenuti generati dall’intelligenza artificiale: rivoluzione che non sostituirà il lavoro umano

di Francesco Messina

La Wikimedia Foundation, l’organizzazione senza scopo di lucro che gestisce Wikipedia, ha annunciato la sua strategia per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni. A differenza di molte realtà che stanno adottando soluzioni automatizzate in sostituzione del lavoro umano, la fondazione ha chiarito fin da subito che l’AI non prenderà il posto della comunità di volontari ed editori che rappresenta il cuore pulsante dell’enciclopedia libera.Una scelta di grande lungimiranza e visione che, non a caso, arriva da una delle realtà più riconosciute e virtuose dell’intero web.

L’obiettivo dell’iniziativa non è automatizzare il lavoro degli utenti, bensì semplificarlo. Come spiegato in un post ufficiale da Chris Albon, direttore del settore machine learning, e da Leila Zia, direttrice del dipartimento di ricerca, la Wikimedia Foundation intende impiegare l’intelligenza artificiale per abbattere le barriere tecniche che spesso rendono complesso il lavoro di moderazione, traduzione, aggiornamento e controllo delle voci.

Gli usi dell’AI

Tra i principali usi previsti vi sono i cosiddetti “workflow assistiti dall’AI”, pensati per automatizzare i compiti più noiosi e ripetitivi. Questo permetterà agli editori di concentrarsi sulle attività che richiedono il confronto umano e il consenso, aspetti fondamentali nel processo editoriale collaborativo che contraddistingue Wikipedia. Inoltre, questo permetterà anche ai volontari di focalizzarsi sulla creatività e su ciò a cui l’intelligenza artificiale difficilmente può arrivare: ovvero quel filo di emozione e carattere da imprimere ai testi.

L’AI sarà inoltre utilizzata per migliorare la scoperta delle informazioni all’interno dell’enciclopedia, rendendo più facile trovare contenuti e fonti rilevanti. Un altro ambito in cui l’intelligenza artificiale giocherà un ruolo importante è la traduzione automatica, che permetterà di rendere più accessibili le voci in diverse lingue e supportare così la natura multilingue del progetto. Anche l’accoglienza e la formazione dei nuovi volontari beneficeranno dell’uso di strumenti intelligenti che agevoleranno l’apprendimento delle regole e delle tecniche editoriali.

I valori della fondazione

La fondazione ha specificato che il suo approccio sarà fortemente centrato sull’essere umano, seguendo i valori fondamentali di Wikipedia, come la trasparenza, la tutela della privacy, il rispetto dei diritti umani e l’utilizzo preferenziale di software open source o con pesi aperti. Ogni implementazione dell’AI sarà quindi guidata da principi etici, evitando soluzioni opache o eccessivamente centralizzate.

Secondo Albon e Zia, questo approccio non è solo una scelta tecnica, ma una vera e propria dichiarazione di intenti: lavorare con l’intelligenza artificiale non per sostituire, ma per potenziare il contributo umano. In un’epoca in cui i sistemi generativi possono facilmente commettere errori o produrre contenuti fuorvianti, mantenere alta la qualità e l’affidabilità delle informazioni diventa ancora più essenziale.

La Wikimedia Foundation ritiene che, proprio per contrastare i limiti dell’AI generativa, sia fondamentale rafforzare il ruolo della comunità e dotarla di strumenti in grado di migliorarne l’efficienza, senza snaturarne la missione. In questo senso, l’intelligenza artificiale sarà un alleato, non un sostituto. E dunque, non è un caso che tale intuizione arrivi ufficialmente da una fondazione e da una realtà, come quella di Wikipedia che è diventata, nel corso dei tanti anni, un reale pilastro dell’intero ecosistema di Internet.