Napoli, Host Italia: “Regole sproporzionate sull’extralberghiero. Pronti anche alla serrata”

L’Associazione Host Italia – sezione Napoli esprime forte preoccupazione e netta contrarietà rispetto alle ipotesi di regolamentazione dell’extralberghiero nel centro storico che stanno emergendo nel dibattito istituzionale, in particolare quelle che prevedono limiti percentuali rigidi all’utilizzo degli immobili e l’imposizione di un cambio obbligatorio di destinazione d’uso.

Secondo Host Italia, tali misure rischiano di configurare una compressione sproporzionata del diritto di proprietà e della libertà di iniziativa economica, colpendo operatori che lavorano nel pieno rispetto della legalità e delle norme vigenti. «Non si può affrontare il tema dell’emergenza abitativa o dell’overtourism scaricando il problema su chi ha investito legittimamente e contribuisce ogni giorno all’economia della città», dichiara Marco Locoratolo, coordinatore di Host Italia Napoli.

L’associazione sottolinea come la locazione breve e l’ospitalità extralberghiera costituiscano una modalità di utilizzo dell’immobile e non una trasformazione urbanistica. Imporre un cambio di destinazione d’uso su base generalizzata e quantitativa, senza valutazioni caso per caso, significa ignorare principi giuridici consolidati e recenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa, oltre ad aprire la strada a un contenzioso diffuso.

«Attribuire all’extralberghiero legale la responsabilità del sovraffollamento e del degrado urbano è una forzatura», prosegue Locoratolo. «I problemi del centro storico derivano in larga parte dal turismo giornaliero “mordi e fuggi”, dalla carenza di controlli, dall’abusivismo e da una gestione insufficiente del decoro urbano e dello spazio pubblico. Colpire chi è in regola non risolve nulla, anzi rischia di alimentare ulteriormente l’irregolarità».

Host Italia ribadisce che la tutela del centro storico, patrimonio culturale della città, è un obiettivo condiviso, ma non può essere perseguito esclusivamente attraverso restrizioni alle attività extralberghiere. Servono interventi concreti su pulizia, manutenzione, illuminazione, gestione dei flussi turistici e contrasto alle attività abusive, oltre a politiche strutturali sull’edilizia residenziale pubblica per affrontare seriamente l’emergenza abitativa.

Di fronte a un’impostazione ritenuta ingiusta e sproporzionata, l’associazione annuncia di non escludere forme di protesta forti. «Se si andrà avanti senza ascolto e senza equilibrio – conclude Locoratolo – Host Italia è pronta anche a valutare una serrata delle attività extralberghiere per più giorni. Una scelta estrema, ma necessaria per far comprendere all’Amministrazione il peso economico e occupazionale del settore, a partire dalla perdita immediata della tassa di soggiorno per le casse comunali».

Host Italia Napoli rinnova la disponibilità a un confronto istituzionale serio e tecnico, ma avverte: senza dialogo e senza soluzioni proporzionate, la mobilitazione degli operatori diventerà inevitabile.