Centrali a carbone, informativa di Pichetto al Consiglio dei Ministri

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ha svolto in Consiglio dei Ministri, un’informativa sullo stato delle centrali a carbone di ENEL di Brindisi e Civitavecchia, nel quadro del percorso nazionale di uscita dal carbone e delle esigenze legate alla sicurezza del sistema energetico.

Nel suo intervento, Pichetto ha ribadito che il phase-out del carbone sul continente resta confermato, ma ha sottolineato come il Governo abbia il dovere di valutare con responsabilità tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale. Una valutazione che si inserisce in una fase ancora segnata da instabilità geopolitica e da potenziali rischi sugli approvvigionamenti di gas.

Secondo quanto riferito dal Ministro, ogni eventuale intervento sarà esaminato attentamente sotto il profilo tecnico, economico e regolatorio, anche attraverso il confronto con la Commissione europea. L’obiettivo dichiarato resta la tutela dell’interesse nazionale, senza mettere in discussione il percorso di decarbonizzazione già avviato dall’Italia.

Pichetto ha ricordato che il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima conferma il superamento della produzione elettrica da carbone nel continente entro il 31 dicembre 2025, in coerenza con gli impegni europei e con la strategia nazionale di riduzione delle emissioni. Le centrali di Brindisi e Civitavecchia, già ferme da tempo per ragioni economiche e di mercato, non risultano infatti più competitive rispetto alle altre tecnologie disponibili.

Nel corso dell’informativa, è stato però evidenziato come il contesto internazionale resti caratterizzato da forti elementi di incertezza. In questo scenario, il Governo sta valutando con attenzione ogni possibile opzione utile a salvaguardare la sicurezza energetica del Paese, inclusa l’ipotesi di un mantenimento in riserva degli impianti, nel pieno rispetto del quadro normativo nazionale ed europeo.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha infine assicurato che continuerà a operare in stretto coordinamento con gli altri dicasteri competenti, con Terna e con gli operatori del settore. L’obiettivo è garantire un monitoraggio costante della situazione, mantenendo alta l’attenzione anche sugli aspetti industriali e occupazionali legati alla riconversione dei siti e alla transizione energetica.