Bielorussia e Iran firmano 13 accordi strategici a Minsk

Teheran, il Presidente iraniano Masoud Pezeshkian

I presidenti della Bielorussia e dell’Iran hanno firmato 13 accordi a Minsk per rafforzare la cooperazione in difesa, industria, scienza e contrastare le sanzioni internazionali. L’intesa, siglata il 20 agosto 2025 da Alexander Lukashenko e Masoud Pezeshkian, segna un nuovo capitolo nell’alleanza tra i due Paesi, entrambi stretti partner della Russia di Vladimir Putin.

Accordi su difesa, industria e scienza

Il pacchetto di intese riguarda settori chiave come difesa, industria, turismo, scienza, tecnologia e istruzione. Pur senza dettagli specifici sulla cooperazione militare, i due leader hanno annunciato l’avvio dei lavori per un trattato di partenariato strategico.

Pezeshkian ha dichiarato che l’Iran è pronto ad aiutare Minsk a “neutralizzare” le sanzioni, forte della lunga esperienza di Teheran nell’aggirare le restrizioni occidentali. Lukashenko, da parte sua, ha definito il presidente iraniano un “amico” e ha confermato la disponibilità bielorussa a collaborare in ambiti che vanno dalla fornitura alimentare al settore tecnico-militare.

L’asse con la Russia

Il rafforzamento dei legami bilaterali si inserisce nella cornice della crescente cooperazione con Mosca. La Bielorussia aveva già permesso l’uso del proprio territorio per l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 e ospita missili nucleari tattici russi. L’Iran, dal canto suo, ha fornito droni Shahed a Mosca e a gennaio ha firmato un trattato di cooperazione strategica con la Russia, pur privo di clausole di difesa reciproca.

Le dichiarazioni su nucleare e sanzioni

Nel corso della visita, Pezeshkian ha condannato gli attacchi statunitensi e israeliani contro le infrastrutture nucleari iraniane, definendoli una “grave minaccia alla stabilità e alla sicurezza regionale e internazionale”. Lukashenko ha ribadito il sostegno al diritto dell’Iran di sviluppare energia nucleare per scopi pacifici.

L’incontro di Minsk segna dunque un ulteriore passo nel consolidamento dell’asse Bielorussia–Iran–Russia, con l’obiettivo dichiarato di resistere alle pressioni internazionali e rafforzare la cooperazione in diversi settori strategici.