Bruxelles: “Mozione contro von der Leyen legata a operazioni russe”

Giorgia Meloni a Bruxelles

La mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen era parte di un’operazione russa contro l’Unione europea. Lo afferma con chiarezza Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione europea, che riferisce di un monitoraggio costante da parte di Bruxelles sulle attività ostili condotte da Mosca nei confronti dell’Ue e, in particolare, della presidente della Commissione.

“Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l’Ue e la presidente della Commissione. I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura”, ha dichiarato Regnier, confermando che dietro la campagna politica si celavano attività di disinformazione coordinate.

La mozione, presentata dall’eurodeputato rumeno Gheorghe Piperea, vicepresidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), era stata firmata da 78 eurodeputati, in larga parte appartenenti a gruppi dell’estrema destra europea. Lo scorso 10 luglio l’assemblea plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo l’aveva respinta con 360 voti contrari e 175 favorevoli.

Già nel dibattito che aveva preceduto il voto, von der Leyen aveva parlato apertamente di una manovra sostenuta da “amici di Putin”, tesa a minare le istituzioni europee attraverso complottismi e disinformazione. Le parole della presidente trovano ora una conferma ufficiale nella lettura offerta dalla Commissione.

L’intervento del portavoce, arrivato a pochi giorni dal vertice Ue-Giappone e dalla missione diplomatica della Commissione in Cina, sottolinea l’intensificarsi delle attività di destabilizzazione esterna che l’Unione attribuisce al Cremlino, e rafforza l’asse politico e comunicativo europeo contro le ingerenze.