Elon Musk annuncia la nascita dell’America Party, un nuovo soggetto politico alternativo ai due grandi partiti. “Viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia” attacca il miliardario.
Elon Musk entra ufficialmente nella politica americana con la fondazione dell’America Party, una nuova formazione nata – spiega – “per restituire libertà agli americani”. L’annuncio è arrivato via X, il social di sua proprietà, e giunge pochi giorni dopo un sondaggio lanciato il 4 luglio, in cui il 65% dei votanti si è espresso a favore della creazione di un nuovo partito politico.
“Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico e lo avrete. Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà”, ha dichiarato Musk.
Lo scontro con Trump e il no al “big beautiful bill”
Il passo di Musk arriva al culmine di settimane di tensioni con l’ex alleato Donald Trump. Al centro della rottura, il cosiddetto “big beautiful bill”, una legge di bilancio da 940 pagine fortemente voluta dall’ex presidente e firmata alla Casa Bianca con toni trionfali. Secondo Musk, quel provvedimento è una mina per l’economia americana: “Porterà alla bancarotta gli Stati Uniti”, ha avvertito, minacciando i parlamentari che lo hanno votato. “Perderete le elezioni, anche se fosse l’ultima cosa che farò”, ha detto.
Trump ha reagito con durezza, liquidando Musk come “arrabbiato per i sussidi alle auto elettriche” e arrivando perfino a minacciare la sua deportazione. Una rottura clamorosa, dopo mesi di complicità politica e sostegno economico. Musk aveva finanziato la corsa elettorale di Trump con milioni di dollari e aveva avuto un accesso privilegiato alla Casa Bianca, un rapporto che si è dissolto nel tempo.
La visione di un nuovo soggetto politico
Il miliardario aveva già fatto intendere a giugno di voler creare una nuova forza politica capace di intercettare il malcontento trasversale tra democratici e repubblicani. Con l’approvazione del “big beautiful bill” al Senato e alla Camera, la frustrazione di Musk è esplosa definitivamente, portando alla nascita dell’America Party.
Nel progetto, l’America Party si propone come rifugio per elettori frustrati e disillusi: una casa comune per chi non si riconosce più né nei Democratici né nei Repubblicani, e chiede una svolta concreta contro sprechi, corruzione e immobilismo.
Per ora si tratta solo di un annuncio, ma la scelta del giorno dell’Indipendenza per lanciare il sondaggio e la velocità con cui è seguita la fondazione ufficiale mostrano una regia strategica ben studiata. Musk punta a diventare un protagonista del dibattito politico in vista delle prossime elezioni, e l’America Party è il suo strumento per provarci.